La tecnologia ha fatto dei gran passi nel mondo delle macchine per video e foto, e per stare dietro alle funzioni degli smartphone i produttori si stanno impegnando parecchio per offrire prodotti in grado di dare risultati superiori. Come queste due compatte da viaggio.
Compatte da viaggio per video e foto e misura del sensore
Fino a qualche anno fa compattezza non faceva rima con qualità e facilità d’uso: le compatte da viaggio disponibili sul mercato erano un compromesso necessario, perchè dovevano essere piccole, avere uno zoom discreto, costare il giusto e portare a casa le foto in tutte le condizioni. Soprattutto la questione delle dimensioni è stata sempre il collo di bottiglia di questo tipo di macchina: sappiamo bene che a fare la differenza è il sensore, quando si parla di qualità di immagine, e per poter avere un corpo piccolo si sono sempre inseriti sulle compatte sensori altrettanto piccoli. Tanto per darvi un’idea delle dimensioni, ecco una comparazione tra sensori di macchine di vario tipo:
In basso ci sono i sensori utilizzati su macchine punta-e-scatta, e in generale le dimensioni del sensore di una vecchia compatta da viaggio sono quelle. Salendo aumentano le dimensioni del sensore e si arriva al sensore micro 4/3 (come quello della Panasonic GH4 o della compatta LX100, sempre di Panasonic). In alto ci sono i sensori APS-C e un sensore Full Frame, usati ad esempio rispettivamente su a6500 e a7S II di Sony, o anche sulle reflex Canon e Nikon. I problemi incontrati quando si usano sensori così piccoli sono molteplici, ma il più grande è probabilmente legato al marketing delle fotocamere compatte. Il normale utente, quando va nel suo bel negozio di elettronica, si trova davanti macchine che gli sono praticamente incomprensibili, e la cosa più semplice da guardare è la quantità di pixel. Naturalmente tutti saremmo portati a pensare che
più pixel = più risoluzione
e certo è così, ma a che prezzo? Il prezzo che si paga per stoccare un grande numero di pixel su un sensore piccolo, lo si paga in qualità dell’immagine e tenuta al rumore. Tanti pixel in poco spazio vuol dire anche surriscaldamento del sensore, perchè la corrente passa in un’area piè piccola. Significa pure impastamento generale dei dettagli (e di qui il paradosso per cui a volte meno pixel fanno meglio alla risoluzione). E in definitiva significa video e foto di minore qualità.
Lo zoom delle compatte tuttofare
Un altro aspetto su cui i produttori si sono dovuti adattare è quello dell’escursione dello zoom: quando si sceglie una compatta da viaggio si tende naturalmente a pensare ad una macchina per foto e video che possa essere usata in tutte le condizioni, e questo significa zoom. Uno zoom con una grande escursione focale (ovvero che va dal grandangolo al tele spinto, ad esempio da 24 a 400mm) ha un disegno ottico complesso, un gran numero di lenti all’interno e meccaniche complicate.
Se i vetri sono di qualità medio-bassa si perde nuovamente in qualità, a meno di aumentare i costi dei materiali. È anche per questo che in precedenza abbiamo consigliato la LX100 come ottima scelta per video: si tratta di una macchina con uno zoom non molto esteso, sensore grande e buone funzionalità generali.
Ultimamente però abbiamo scoperto un paio di alternative all’appiattimento generale delle compatte da viaggio, e in particolare per una di queste (indovinate un po’ di che marchi parliamo!) ci troviamo di fronte a caratteristiche per il video davvero sorprendenti. Si tratta della Panasonic Lumix DMC-FZ2000 e della Sony DSC-RX10 Mark III, che confrontiamo qui sotto con una tabella e poi qualche considerazione generale.
Panasonic Fz2000 e Sony RX-10 III
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Come potete vedere quelle che abbiamo messo a confronto sono due macchine compatte con caratteristiche di tutto rispetto. Si tratta di apparecchi con obiettivo dal sensore relativamente grande (pari a quello delle Sony della serie RX100 o della nuova Panasonic LX10), e a questo si accompagnano le caratteristiche tipiche delle compatte da viaggio. Molto interessante il range dello zoom, molto ampio (forse pure troppo nel caso della Sony) ma senza andare a discapito della luminosità massima: in entrambi i casi il diaframma massimo è intorno a f/4, e questo non è niente male.
Questi numeri significano sostanzialmente che con queste macchine si può riprendere di tutto: dal paesaggio alpino, al viso di una persona, all’architettura, per arrivare a un condor in alta montagna. Sì, quelle massime sono focali da caccia fotografica. Quello che ci colpisce in particolare – e questo riguarda soprattutto la Panasonic che con le sue ultime uscite sta mostrando di dare grande attenzione alla cosa – è l’ampiezza di funzionalità pensate per il video. Si va dall’ottimo bitrate per la registrazione in 4K (impensabile fino a un paio d’anni fa, davvero impensabile) al filtro ND variabile integrato, ai profili Log. Altro aspetto impensabile tempo fa: queste macchine hanno dei profili flat per la lavorazione in post produzione. E poi ci sono il jack per il microfono esterno e per il monitoraggio dell’audio, la possibilità di fare slow motion estremi (soprattutto, come ormai da tradizione, con il modello Sony)…
Insomma: queste due macchine sono delle ottime compagne per il viaggio, che possono diventare fantastici strumenti per i travel vlogger che vogliono stare abbastanza leggeri (esatto, il contrario dell’immagine di anteprima di questo articolo) senza sacrificare praticamente nulla rispetto a una mirrorless con set di obiettivi. E non ci stupirebbe trovarle in mano, a breve, ai migliori travel vlogger in circolazione.
Ciao ragazzi di Videoreflex.org. Anche questo articolo lo leggo oggi, con un po’ di ritardo. Vi propongo la mia critica all’articolo, spero sia una critica costruttiva, sentitevi liberi di cancellare (nel caso) questo commento.
Ci sono delle imprecisioni nella immagine sulle dimensioni dei sensori. Ad esempio il sensore da un pollice, non ha proprio le dimensioni che avete segnalato, ma 13.2 x 8.8 mm. Tra l’altro non è in formato 4:3 come appare dalla immagine e dalle dimensioni qui pubblicate.
Poi manca la tabella nel paragrafo: Panasonic Fz2000 e Sony RX-10 III
C’è infatti un messaggio di errore: [table “2” not found /]
Veniamo ai contenuti. Ragazzi, sta botta siete stati un po’ superficiali. Cerco di spiegarmi.
Se l’articolo si intitola compatte da viaggio, immagino che la parola compatte non sia buttata lì a caso.
Le due fotocamere che proponete in fondo (Panasonic Fz2000 e Sony RX-10 III) tutto sono fuorché compatte. Sono delle fantastiche superzoom luminose con sensore da 1 pollice, ma non proprio compatte.
E poi c’è il discorso delle fasce di prezzo. Non possiamo astrarci dalle fasce di prezzo se abbiamo un approccio tecnico. Non si possono paragonare proposte con prezzi completamente differenti, lo può fare Donna Moderna, non Videoreflex.org che reputo un blog credibile.
Vi chiederete: ma con che cosa abbiamo confrontato le due top di gamma? Con niente!
Nell’articolo non si fa chiarezza, non si descrive ciò che offre il mercato suddiviso per tipologie o fasce di prezzo (sempre nell’ambito delle compatte da viaggio) si citano solo tre modelli, due dei quali come vi ho detto ci azzeccano poco.
Infine, io avrei aggiunto una considerazione. Il sensore “piccolo” di cui nei blog fotografici si parla tanto male, ha degli importanti vantaggi quando si è in viaggio, e ci sono delle fotocamere che con il “piccolo” fanno davvero belle cose (ci sono dei video youtube in materia che parlano chiaro).
Va bene, abbiamo fatto due chiacchiere, come detto fate pure le censure che ritenete necessarie.
Un saluto.
Ciao Andrea, scusa ma ci eravamo persi questo tuo commento! Beh, grazie mille per le notazioni che sono molto utili. In particolare non ci eravamo accorti della tabella mancante…
Per quanto riguarda il tuo discorso sul tipo di macchina descritta qui: in effetti queste non sono proprio delle compatte come le varie RX100, ma secondo noi il termine non è proprio così sbagliato. Sono macchine che in uno spazio ristretto cercano di compattare tante caratteristiche diverse. Forse il termine “compattone” che si usava qualche anno fa in effetti è migliore, però.
Prendiamo invece la critica sulla superficialità e ce la portiamo a casa: cercheremo di fare meglio, magari aggiornando questo articolo e rendendolo più ricco. 🙂
Grazie!
Volevo sapere se esiste la possibilità sulla Sony RX100m2 di aggiungere un microfono esterno che non sia di marca Sony ma soprattutto quale è la porta di input audio esterno su questo modello
In alternativa come fare in modo rapido ad ottenere la sincronizzazione con il video se registro a parte audio e video?
Ciao Salvatore, purtroppo non c’è porta input per l’audio. Devi quindi registrare il suono su recorder esterno e poi sincronizzarlo.
Le modalità di sincronizzazione dipendono dal software che usi per l’editing. Ad esempio su Premiere Pro c’è Merge clips (Unisci clip) che serve a fare proprio questo, è un comando che prende le forme d’onda dell’audio, le confronta e le sincronizza. Meglio ancora se il punto d’attacco (il classico ciak o un qualsiasi picco sonoro) è ben distinto dal resto.
Lo stesso lo puoi fare con Final Cut, usando Synchronize clips.
Grazie sei stato esauriente
Ciao vorrei un consiglio su una compatta che dovrebbe avere un buon comparto fotografico e video e sopratutto un jack per microfono esterno per fare video musicali ( non ho trovato informazioni in merito a questo accessorio sulle compatte che invece c’è nelle reflex)
Ciao Federico, che sappiamo esistono queste due camere di cui parliamo nell’articolo con input esterno e basta. Però se vuoi fare video musicali forse ti conviene guardare ad altri tipi di macchina: spendi a volte di meno e ottieni di più in termini di resa fotografica pura. Queste di cui parliamo sono macchine per un uso piuttosto specialistico, che cercano di condensare il più possibile le caratteristiche in un corpo compatto. Servono per viaggiare avendo a disposizione comunque una buona attrezzatura per fare foto e video, insomma.
Nel tuo caso sarebbe forse meglio guardare ad altro…