Girando per la rete abbiamo scovato un accessorio molto interessante, molto economico e molto adatto all’uso con le nostre videoreflex. Una custodia subacquea per fotocamere di cui non sospettavamo l’esistenza. Eccone una recensione.
Le custodie impermeabili DiCAPac
Abbiamo scoperto i prodotti DiCAPac guardando il lavoro di un ragazzo giovane e bravo che si chiama Yuri Palma (il link è al suo canale su YouTube, vi consigliamo un giro) e che in uno dei suoi video ha usato la custodia impermeabile DiCAPac WP-10S per delle riprese subacquee a Santorini.
Lo spezzone di pochi secondi che riprende il fondale dell’isola è piuttosto impressionante: limpido, senza dominanti nè grossi problemi all’immagine. Facile pensare che le riprese siano state effettuate usando uno scafandro per videocamere, ma se lo si fa ci si trova lontani dalla realtà.
Quello che ha usato Yuri, e che usano un bel po’ di videomaker in giro per il mondo, è una sorta di sacco impermeabile con una protuberanza per l’obiettivo che può alloggiare obiettivi di lunghezza tra i 50 e i 150mm.
È un sistema apparentemente piuttosto semplice ma che ha dei grossi vantaggi e soprattutto non costa molto: uno scafandro per videocamere così economico noi non l’abbiamo mai visto in giro.
Abbiamo quindi deciso di fare un po’ di ricerche e di vedere come si comportano questi scafandri sui generis in altre situazioni, oltre che di scoprire qualcosa sull’azienda che li produce.
DiCAPac, l’azienda che produce la custodia impermeabile WP-S10, è una ditta coreana impegnata nella realizzazione di custodie impermeabili per smartphone e simili, ma fa anche altro (quelle scarpette da scogliera, ad esempio, o dei bastoncini da trekking piuttosto strani). Verrebbe da pensare che questa custodia per reflex e mirrorless sia una delle solite sciocchezze che si trovano nei vari ecommerce, eppure a guardare i risultati non è così.
Vediamo un po’ di recensioni:
Questa recensione è abbastanza esplicativa. Paragona lo scafandro della DiCAPac a una di quelle borse per proteggere la propria fotocamera quando si fa in canoa o in barca, ma c’è di più: si può usare anche per fare foto o video, e i risultati non sono niente male.
Un punto interessante: non è possibile regolare facilmente lo zoom (ce n’è la possibilità, ma non è molto comodo) quando la macchina è dentro la custodia. È però possibile usare eventualmente il touchscreen e lavorare con i comandi sulla parte destra alta della fotocamera, grazie all’incavo ricavato nel corpo dello scafandro per l’indice destro.
In questa recensione del DiCAPac si mettono in luce le sue caratteristiche operative, ma soprattutto si vedono un bel po’ di riprese ben fatte realizzate in condizioni normali (in mare, in sostanza) con questo scafandro economico per fotocamere.
Quest’altra recensione riguarda la custodia impermeabile per compatte realizzata dalla stessa casa produttrice. Anche in questo caso il risultato è quello che ci si aspetta, e le immagini sono buone nonostante l’obiettivo abbia davanti un bel pezzo di vetro.
Cosa ne pensiamo
Questo non è lo scafandro perfetto per riprese subacquee professionali, ma ci si avvicina. Certo bisogna farci la mano e bisogna tenere in considerazione il fatto che i comandi non sono così facilmente raggiungibili come in uno scafandro professionale per videocamere, ma anche il costo è molto diverso. Questo guscio impermeabile insomma può andare bene se avete bisogno di fare riprese di ottima qualità a profondità fino ai 5 metri (e probabilmente qualcosa in più) ma non volete spendere tutti i soldi necessari ad uno scafandro.
Rispetto ad una action cam per subacquei (nel link una di cui abbiamo parlato tempo fa) questa soluzione permette di usare una reflex, di evitare la classica distorsione da action cam e di divertirsi spendendo meno. Ci pare che valga la pena provarla, naturalmente facendo prima la classica prova del fazzoletto per non correre rischi…