Una scelta normale per il video: la focale da 50mm

Ci viene spesso chiesto qual è il miglior obiettivo per cominciare a girare con una mirrorless o videoreflex. Riprendiamo un post di Noam Kroll per darvi una risposta, e spiegare come una focale 50mm reale o equivalente (ne parliamo sotto) possa essere una buona scelta. 

 

Un solo obiettivo per tutto

Pensare di girare tutti i propri video con un solo obiettivo può sembrare una limitazione inutile: con tutte le scelte possibili oggi, perché limitarsi a una sola focale quando si può raccontare la stessa scena in tanti modi diversi usando le meraviglie tecnologiche che abbiamo a disposizione?

Certo, questa domanda è ragionevole, ma è notevole il fatto che molti registi – se non hanno una singola focale di elezione- fanno spesso una scelta precisa nel modo in cui usano le loro lenti, e spesso questo rende il loro cinema riconoscibile. Guardate questo video per farvi un’idea di quello di cui stiamo parlando:

Scegliere un solo obiettivo è una buona idea per molti motivi.

-la libertà creativa: può sembrare un controsenso, ma se non ci dobbiamo preoccupare troppo dell’attrezzatura che usiamo e ci imponiamo delle limitazioni tecniche, possiamo concentrarci su quello che vogliamo dire. Naturalmente la scelta delle limitazioni che ci imponiamo deve essere ben ponderata

-l’economicità: compra un obiettivo, sii il re del tuo mondo e spendi poco.
Comprare un solo obiettivo di ottima qualità non è un sacrificio incredibile nella maggior parte dei casi. E questo è ancora più vero se decidiamo di rivolgerci a un buon 50mm, in genere l’obiettivo più economico dei vari corredi di lenti

-la consistenza del risultato: conoscere bene la propria attrezzatura è la cosa più importante per usarla al meglio. Soprattutto se parliamo di obiettivi.
Avere ben in testa quello che un obiettivo ci può dare in termini di resa fotografica e di campo inquadrato ci permette di lavorare in automatico, concentrandoci su quello che importa davvero.
È un po’ come per i musicisti che hanno un loro strumento preferito: un chitarrista che conosce il manico della sua chitarra può suonare anche ad occhi chiusi

Ma perché ha senso scegliere un 50mm per il video? Vediamo in dettaglio le ragioni di Noam Kroll spiegate in questo post.

 

La focale che simula la visione umana

Quella da 50mm è considerata, assieme ai 35mm, la lunghezza focale che meglio approssima quella della visione umana. In sostanza secondo questa teoria (molto ragionevole) il nostro occhio vede come un obiettivo 50mm su Full Frame.
È una focale perfetta per il lavoro narrativo, in cui si raccontano eventi quotidiani in maniera diretta e senza troppe spettacolarizzazioni.

Il fatto che la focale da 50mm si approssimi a quella di un osservatore umano fa sì che lo spettatore riesca a provare una sensazione di comunanza con quello che vede, come se fosse veramente dentro la scena: d’altra parte è così che la percepirebbe se fosse davvero lì, di fronte a quello che avete ripreso, senza la mediazione di uno schermo.

Anche Davide Dassio, su Nadir qualche tempo fa, pone l’attenzione su questo aspetto parlando di ottiche e di occhio umano:

il motivo per cui il 50 mm è considerato “normale” (per il 35 mm) risiede nella resa prospettica, analoga a quella dell’occhio umano

 

La profondità di campo

La profondità di campo di un 50mm è ridotta, ma non troppo. La possibilità di ottenere una profondità di campo ridotta è maggiore che con un obiettivo grandangolare, naturalmente, ma non al prezzo di avere difficoltà estreme nel gestire i movimenti di camera.

Per intenderci, ecco una tabella che mostra la profondità di campo minima raggiungibile con un 50mm (presa da qui):

In alto a sinistra potete vedere la profondità di campo di un obiettivo 50mm con apertura di diaframma settata a f/1.4. Niente male.

 

50mm equivalenti

Come dicevamo sopra stiamo parlando di 50mm equivalenti, e se scegliete di usare come vostro primo obiettivo uno con focale 50mm equivalente dovete tenere in considerazione il fattore di ingrandimento di ciascun sensore.

Ecco un breve schema esemplificativo.

 

Sensore m4/3 (micro 4/3)

Si tratta del sensore usato da macchine come la Panasonic GH4 e GH5 e dalle altre mirrorless a obiettivi intercambiabili Panasonic. Anche le mirrorless Olympus usano questo sensore, e tra queste le macchine più famose sono la EM-10 MkII e la Pen E-PL7.

In questo caso il rapporto di moltiplicazione da applicare è di 2x.

Vi rimandiamo a questo articolo per avere una panoramica dei migliori obiettivi utilizzabili con queste macchine. Se volete un 50mm equivalente potete scegliere uno di questi (secondo il nostro parere i migliori per rapporto qualità/prezzo):

Zuiko 25mm f/1.8Zuiko 25mm f/1.8

Si tratta di un obiettivo molto compatto, come da tradizione nel sistema micro 4/3, e con ottima qualità di immagine.
Il prezzo è accessibile e spesso si trova in offerta sui marketplace tipo Amazon.
È naturalmente utilizzabile sia su Olympus che su Panasonic (appartengono entrambe al consorzio m43) e dà risultati ottimi anche con sensori con grande densità di pixel, come quello della GH5.

 

Panasonic Lumix 25mm f/1.7

Obiettivo molto economico e di ottima qualità, è probabilmente quello che vi consigliamo più caldamente di provare.
La resa è neutra e precisa, il prezzo giusto.
L’unica cosa che non ci piace è la costruzione di questo obiettivo, in plastica. Ma vuol dire che dalle parti di Panasonic hanno fatto economia sull’involucro e non sulle lenti. E questo è ciò che importa.

 

Sensore APS-C

Questo sensore è quello comune a molti marchi. Per citarne alcuni che usano un sensore APS-C: Canon, Sony, Nikon, Fuji, Pentax.
Se avete una Sony a6500 o a6300, o ancora una Canon 80D, una Nikon D7500 (cliccate per arrivare alle nostre recensioni) o per andare sull’esotico una Fuji X-T2, state usando un sensore APS-C.

Il fattore di moltiplicazione di questo sensore è di 1,5x, con eccezione delle macchine APS-C Canon che hanno un sensore con fattore di moltiplicazione 1,6x.

Se usate Sony, ecco il miglior obiettivo con focale 50mm equivalente (qui trovate un articolo sugli obiettivi per Sony):

Sony 35mm f/1.8 OSS

Un obiettivo dalle alte prestazioni, molto corretto dal punto di vista ottico e con una buona costruzione.
Il fatto che abbia uno stabilizzatore integrato ne giustifica il prezzo, che è comprensibile anche visti i risultati che è in grado di dare.
Probabilmente la scelta più semplice da fare se si possiede una Sony a6000, a6300 o a6500.

Un’alternativa più economica è rappresentata dal Sony 35mm f/1.8 DT, ma non vi consigliamo una scelta del genere per il video.
Piuttosto meglio rivolgersi ai vecchi obiettivi a fuoco manuale: ne esiste un’ampia scelta, e il tiraggio delle Sony consente molti accoppiamenti. Qui trovate un articolo a riguardo.

In casa Canon la scelta è più ampia: sono molti gli obiettivi relativamente economici che possono funzionare come dei veri e propri 50mm sui corpi con sensore APS-C Canon.
Si parte col classico 35mm f/2 stabilizzato della casa, non proprio economico ma spesso in offerta e di grande qualità, per arrivare al Sigma 35mm f/1.4: un grandissimo obiettivo a un prezzo non proprio compatto.
Se volete spendere poco ci sentiamo di darvi un consiglio: provate in casa Yongnuo il 35mm f/2, copia del vecchio ed economico 35mm Canon. Ne abbiamo già parlato: il rapporto qualità-prezzo è imbattibile.


 

Ah, il signore nella foto di copertina è Alfred Hitchcock, uno che il 50mm lo usava spesso e volentieri.

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