In occasione del NAB2018 Rode ha annunciato la messa in produzione di un nuovo microfono ambisonico che va ad allargare la sua linea di microfoni, già molto ampia, permettendo ai creatori di contenuti in realtà virtuale di avere a disposizione uno strumento avanzato per la cattura del suono.
Certamente si tratta di un microfono per uso specialistico, ma con la sempre maggior diffusione dei video a 360° (abbiamo già parlato di come fare buoni video a 360°) e con la nascita di sistemi per la creazione di ambienti virtuali, questo microfono ambisonico che ha un prezzo relativamente basso sembra davvero interessante e in grado di aprire un nuovo mercato.
Il Soundfield NT-SF1 di Rode
Il microfono di cui parliamo si chiama così, e il nome deriva dall’acquisizione da parte dell’azienda che produce i microfoni Rode di un’altra azienda, la Soundfield, pioniera nella produzione di microfoni ambientali, e in qualche modo inventrice del suono ambisonico (ne parliamo brevemente sotto).
Come potete vedere la particolarità di questo microfono sta tutta nella disposizione delle capsule microfoniche, che per entrare più nel tecnico sono delle TF45C da mezzo pollice, messe in posizione tetraedrica, su quattro assi.
Il suono risultante è registrato su quattro canali in A-Format e potrà essere trasformato in B-Format tramite un plugin in via di sviluppo da parte di Rode. In sostanza il B-Format può essere usato per modellare il suono in termini di direzionalità del suono stesso.
La caratteristica più interessante dell’NT-SF1 non sta nella sua novità: esistono già molti microfoni di questo tipo, realizzati a partire da quelli sviluppati nella seconda metà degli anni ’70 da Soundfield. La particolarità è invece che questo microfono, grazie probabilmente alla maggior capacità produttiva di Rode, costa relativamente poco: al lancio dovrebbe essere intorno ai 1000€, ed è la prima volta che un microfono ambisonico costa così poco.
Segno evidentemente che il VR sta diventando interessante anche per i produttori più “mainstream”, e che c’è un sempre maggiore interesse del pubblico di appassionati alla realizzazione di contenuti di questo genere.
Il suono ambisonico
Prima di chiudere questo articolo, proviamo a spiegare brevemente cosa è il suono ambisonico per chi non l’avesse ancora capito.
In sostanza la tecnologia ambisonica è un metodo per registrare, mixare e riprodurre suono proveniente dalle tre dimensioni: la “scena sonora” viene trattata come una sfera, in cui il punto centrale è rappresentato dal punto di cattura del suono, e dovrebbe corrispondere nelle applicazioni VR al posizionamento virtuale dell’osservatore.
Non ha molto senso qui spiegare più in dettaglio i principi dell’ambisonica, per cui vi rimandiamo a questo articolo che è piuttosto ben fatto (sì, ci siamo ispirati leggendolo) e descrive anche la disposizione e tipologia dei microfoni ambisonici come questo nuovo Rode.