Abbiamo di recente scoperto un buon monitor sia per il video editing che per il photo editing. Si tratta del BENQ BL2420PT, e in questa mini recensione ve lo vogliamo raccontare per spiegarvi perchè potrebbe essere secondo noi il miglior monitor per photo editing e video editing da considerare se volete spendere poco.
Un monitor per video editing economico
Se siete da qualche tempo in cerca di schermi per videoediting sapete bene che per avere prodotti di alta qualità (o anche di qualità media, ma comunque professionale) bisogna tirare fuori cifre elevate: si parla di 600€ o più, in genere, e per darvi un’idea dei prodotti che riteniamo migliori come rapporto qualità/prezzo vi consigliamo di leggere la nostra guida ai monitor per video editing.
Nel caso dello schermo di cui vi vogliamo parlare siamo ben al di sotto della cifra necessaria per prodotti discreti (come il suo fratello di marca che consigliamo in fondo a quella guida) ma siamo piuttosto convinti che possa essere una bella idea considerarlo se avete basso budget.
Lo trovate su Amazon, e come spieghiamo sotto consigliamo di prenderlo da questo shop per validi motivi.
BENQ BL24020PT: caratteristiche tecniche
Partiamo dai freddi numeri riguardanti questo monitor, e arricchiamo la trattazione tecnica con uno dei nostri box che parlano della questione dei profili colore (brevemente, eh).
Dimensioni dello schermo e risoluzione
Questo schermo è un 24″ a 2560×1440 pixel, il classico rapporto 16:9; si tratta quindi di una risoluzione che va oltre l’HD, e per questo potremmo considerarla ridondante: a che ci serve in fin dei conti il QuadHD se non abbiamo bisogno di iper dettaglio?
Sì, in effetti è una buona domanda. Però ci pare che su questo monitor la risoluzione “pompata” non sia un difetto, anzi. BENQ lo vende come monitor per designer, perchè per l’appunto l’alta risoluzione consente di vedere bene il dettaglio di disegni tecnici e affini. In realtà ci pare che nel nostro caso funzioni bene per non affaticare la vista. Provare per credere.
Angolo di visione
L’angolo di visione, come atteso su un IPS, è ampio: parliamo di 178° di scostamento dal perpendicolare, ed è più che sufficiente in tutte le applicazioni
Regolazione del monitor
Una delle cose più facilmente percepibili della qualità di questo monitor è la facilità con cui si regola: a parte il fatto che si può girare di 90° (cosa che ci interessa relativamente) tutte le regolazioni di inclinazione, sollevamento o abbassamento scivolano via molto bene grazie anche al fatto che la pedana di supporto è fatta bene. Sono sensazioni, ma sono importanti.
Lo spazio colore
Quello dello spazio colore è un concetto importante quando stiamo parlando di tutta la filiera della riproduzione di file di immagine digitali. Nel caso del BL24020PT viene garantita una copertura al 100% dello spazio colore sRGB, e già questa è una bella cosa – anche perchè c’è una certificazione a dimostrarlo.
La di Adobe RGB è chiaramente più bassa, ma non si può pretendere tutto da un monitor di questa fascia di prezzo.
Come potete vedere nell’immagine qui a fianco esistono diversi spazi colore da tenere in considerazione quando si stampano file fotografici (sì, il discorso vale soprattutto per la fotografia perchè nel caso del video si entra “in conflitto” anche con i monitor di chi vedrà le nostre immagini in movimento.
Nel grafico si vede rappresentato tutto lo spettro dei colori del visibile (la forma irregolare che include quasi tutto il resto) e poi degli spazi colore differenti.
sRGB è piuttosto ampio – copre bene tutta la base di aRGB – ma è comunque contenuto in Adobe RGB. Questo non significa che un monitor ben calibrato che copra sRGB sia insufficiente, anzi! Semplicemente siamo a un livello inferiore rispetto ai monitor con coperture Adobe RGB, ma per avere una copertura anche non completa su aRGB bisogna spendere ben altre cifre. È il caso ad esempio di questo monitor di BENQ che consigliamo se avete budget più alto e avete bisogno di un prodotto professionale o quasi.
Il problema del glow
Leggendo recensioni sul BL2420PT in giro per la rete (eh sì, lo facciamo per essere sicuri di non aver beccato un esemplare fortunato!) in alcuni casi viene segnalato che esistono unità di questo monitor che hanno il problema del glow. In pratica si tratta di una differenza di luminosità presente agli angoli, come un bagliore che si irradia dagli spigoli dello schermo verso il centro.
Non vogliamo minimizzare il problema – e questo discorso lo facciamo in generale, non per questo singolo monitor – ma
- il glow esiste sugli IPS, non ci si può fare niente
- se il glow è simmetrico allora ci sta, non preoccupatevi
- se il glow crea delle dominanti di colore evidenti allora fatevi sostituire lo schermo
- in generale: se non vedete il glow nelle normali operazioni d’uso quotidiane… chi se ne importa!
Come detto non vogliamo minimizzare il problema, ma quello del glow è un tema che spesso esce fuori e ha distrutto monitor che sono ottimi: uno si vede la foto al buio di uno schermo completamente nero con gli angoli più chiari (magari anche perchè chi fa la foto non sa usare bene la sua macchina fotografica…) e si impaurisce. Ma la domanda è: qual è quella persona che si mette a fissare uno schermo nero al buio? Forse c’è da preoccuparsi di altro che del glow! 😀
A parte le facili battute, a quanto pare il BL24020PT a volte presenta questo problema. A noi non è capitato, ma per questo vi consigliamo di prenderlo su Amazon o su altro shop che consenta un reso facile.
Dotazione di cavi del BENQ BL2420PT
Questa è una cosa che non capiamo bene… Guardate nell’immagine (scusate la fotaccia da cellulare) sotto quanti cavi vengono forniti normalmente con questo monitor:
Ce n’è di tutti i colori:
-cavo audio
-cavo USB
-cavo DVI-D
-cavo D-Sub
Tra l’altro questo rispecchia la bella dotazione di prese sul posteriore del monitor. Però manca il cavo HDMI! Chiaramente questo monitor ha presa HDMI e può esser collegato al computer usando questo standard, altrimenti non ve lo consiglieremmo.
Ma se volete usarlo dovete dotarvi di un cavo apposito. Spesa da pochi €, ma ci piacerebbe questa gentilezza in più da parte di BENQ.
Calibrazione di fabbrica del monitor
Un’ultima cosa che vogliamo annotare prima di concludere questa recensione è il fatto che lo schermo viene spedito a casa vostra con un certificato di calibrazione personalizzato: ovvero, fanno i test sul vostro pannello e vi mandano i risultati.
Nel caso del monitor in questione abbiamo a disposizione il numero di serie del monitor, il dispositivo di misurazione usato, il gamut rispetto a sRGB e la curva sempre rispetto a dati di riferimento. Abbiamo controllato con un calibratore: è tutto molto fedele.
Conclusione
Detto questo, possiamo ritenere conclusa la recensione del BL2420PT.
Si tratta di un monitor economico che però comincia ad essere molto interessante per chi fa video editing e photo editing, anche a livello un po’ serio. La scocca del monitor è in plastica, le cornici non troppo ristrette, ma la dotazione di accessori e la qualità del pannello in sé ci fanno andare sopra queste piccolezze.
Anche il software per le regolazioni fini (ci sono anche profili per il disegno CAD, per la grafica o un profilo personalizzabile) è molto ricco e ben fatto: per comprendere appieno questo monitor ci vuole un po’ di tempo. E la chicca è il sensore ambientale, che regola l’intensità luminosa in base al luogo in cui vi trovate. Assieme al modificatore della quantità di luce blu e soprattutto alla tecnologia per l’eliminazione dello sfarfallio aiuta molto nel contenere l’affaticamento agli occhi.
Insomma, per concludere davvero: questo monitor ci piace molto, ve lo consigliamo se avete un budget medio-piccolo ma non volete rinunciare a fare editing video e fotografico con una certa razionalità.
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