Samsung dopo la NX1 ci vuole riprovare

Samsung aveva fatto il botto secondo molti con la sua NX1, fotocamera con ambizioni in ambito video, che era piaciuta molto a giornalisti e recensori ma non aveva fatto gran successo tra il pubblico. Oggi ci sono notizie che l’azienda coreana potrebbe rientrare nel settore delle fotocamere, e siamo contenti. 

Sì, perchè se il successo di pubblico della linea di mirrorless Samsung non c’era stato, probabilmente a causa del marchio troppo associato agli smartphone, la NX500 e soprattutto la NX1 erano due gran belle macchine. Soprattutto perchè il sensore con cui erano equipaggiate era all’avanguardia.

Abbiamo già parlato della NX1 in un altro articolo, e dei rumor che parlavano di una possibile uscita di una macchina che doveva far ripartire la locomotiva Samsung nel settore foto e video.

Le indiscrezioni che abbiamo raccolto oggi invece riguardano una collaborazione di Samsung nella realizzazione di sensori, e anche se è troppo presto per saperne di più facciamo qualche ipotesi.

La tecnologia della NX1 su nuovi corpi macchina

Progettando il sensore con cui era equipaggiata la sua NX1, Samsung aveva fatto le cose in grande spendendo un sacco di soldi in ricerca e sviluppo: come dicevamo nell’articolo linkato qui sopra, l’ammiraglia mirrorless Samsung del 2014 era una macchina davvero avanti, con capacità davvero all’avanguardia che anticipavano di parecchi anni quello che avrebbero fatto in seguito le altre case.

Dopo la presentazione della NX1 Samsung aveva provato ad equipaggiare un prototipo di macchina Full Frame con lo stesso sensore (chiaramente ingrandito) e lo aveva presentato in un evento a porte chiuse nella sua sede tedesca. Un evento solo per gli interni all’azienda e, chissà, forse anche per i responsabili di qualche altra azienda concorrente del settore.

Si era detto che la stessa Nikon nel 2015 aveva deciso di comprare la tecnologia di Samsung per costruirci attorno una mirrorless di grande qualità, ma ad oggi non ne sappiamo molto di più.

E di recente è uscita la notizia che Fujifilm, ultimamente molto attiva in ambito fotografico con alcune mirrorless di ottima qualità, abbia unito le forze con Samsung nella realizzazione di un nuovo sensore, cedendo a quest’ultima una tecnologia che si chiama ISOCELL Plus.

La membrana che si realizza con i sensori costruiti con la tecnologia ISOCELL Plus permetterebbe di ottenere una miglior separazione dei colori tra i fotodiodi

Abbiamo preso l’immagine qui sopra da un articolo di Image Sensors World.
In sostanza a differenza dei sensori BSI (BackSide Illuminated), quelli con tecnologia ISOCELL permettono di fare in modo che l’informazione luminosa arrivi in modo più puntuale al singolo fotodiodo.

ISOCELL Plus usa al posto di una griglia metallica che separa i fotodiodi, un nuovo materiale di cui non conosciamo la composizione.

Il risultato, nelle parole del vicepresidente di Fujifilm Naoto Yanagihara, dovrebbe

permettere lo sviluppo di sensori ad altissima risoluzione con pixel di dimensioni incredibilimente piccole, ma anche avanzamenti nei sensori con pixel di dimensioni più grandi

In pratica una tecnologia che migliora i risultati delle riprese con i sensori piccolissimi, come quelli presenti sugli smartphone (e qui Samsung casca proprio a fagiolo) ma anche su quelli delle mirrorless.

In quest’ultimo caso si parla di un incremento della sensibilità alla luce del 15%. E in più i pixel dovrebbero poter raggiungere dimensioni di 0.8µm (ad oggi i più piccoli pixel sono di circa 1.1µm).

Cosa significa tutto questo?

Significa che probabilmente Samsung userà questa tecnologia per migliorare ancora la qualità dei sensori che equipaggiano i suoi smartphone. E forse che Fujifilm farà lo stesso con le sue macchine.

Oppure potrebbe voler dire che la stessa Samsung sia pronta a ritornare nel grande gioco delle fotocamere. E questa volta per restarci!

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