Come forse avrete saputo, di recente è stata presentata la Sony a6400, e le recensioni sono piuttosto positive. Ma ci sono parecchi distinguo e opinioni leggermente diverse. Andiamo a vedere cosa ne pensano quelli che hanno avuto modo di testare questa nuova fotocamera, come sempre prendendo in esame in particolare le sue qualità in ambito video.
Se necessario in ciascun resoconto di queste recensioni della a6400 faremo riferimento ad argomenti specifici, per evidenziare i punti salienti delle opinioni di ciascun esperto.
Scegliere la a6400 invece della a6500 – Max Yuriev
La prima recensione che vi proponiamo è quella di Max Yuriev, YouTuber piuttosto analitico che ama Sony (e quindi è forse un po’ di parte?).
Il titolo che abbiamo deciso di dare a questa review della a6400 la confronta con la a6500, preferendola per due aspetti:
-lo schermo che non diventa meno luminoso quando si registra video
-la mancanza di limiti di registrazione
Se il primo aspetto può essere interessante per tutti, in particolare per chi fa video senza microfono esterno, per quanto riguarda il secondo non sappiamo se sarà possibile registrare senza limiti anche con le a6400 che verranno importate in Europa.
Yuriev in ogni caso considera interessante questa macchina, nonostante non sia quello che si aspettasse da Sony (anche lui attende la a7s III). Secondo lui è buono il touch focus, anche se più lento nella prima risposta rispetto a Canon, e fa notare come le prestazioni di uso della batteria siano molto migliorate: in una registrazione continua a fianco di una a6500 il tempo di registrazione è più lungo di circa 25 minuti. Qui c’è una comparazione tra a6500 e a6400: https://youtu.be/oBK1jHwdfRg?t=814 che mostra la capacità di sfruttamento della batteria di quest’ultima.
Anche il fatto che in S-Log gli ISO base siano scesi a 500 è interessante. Questo significa poter lavorare meglio senza filtri ND in un range di situazioni maggiore.
Nella recensione c’è un momento per parlare anche del nuovo sistema di autofocus, probabilmente l’aspetto su cui si è fatta più attenzione. In questo momento del video: https://youtu.be/oBK1jHwdfRg?t=547 si vede come funziona lo spostamento dell’AF sulla faccia e sull’occhio. Una modalità che pare molto interessante
Tra gli aspetti negativi c’è però quello del problema del rolling shutter, che essendo il sensore lo stesso della a6300 permane. L’assenza dello stabilizzatore integrato secondo Yuriev non è un grosso problema: in fondo su un corpo macchina così piccolo è difficile che sia efficace (francamente siamo poco d’accordo, ma tant’è).
Sony a6400: recensione di DPReview
Jordan Drake e Chris Niccolls di DPReview invece sono meno teneri con la a6400 nella loro recensione (almeno per quel che riguarda l’aspetto video della macchina).
Per quanto riguarda la fotografia, secondo loro la a6400 si comporta bene: la macchina ha praticamente la stessa capacità di buffering della a6500, ottima cosa per chi fa sport. Si fa notare anche come il menu sia migliorato rispetto alle edizioni precedenti delle APS-C Sony.
Jordan Drake comincia il suo intervento al minuto 5:35, e non è granchè soddisfatto. Il primo aspetto preso in considerazione è quello del rolling shutter, che risulta problematico come sulla a6300 (avevamo detto qui delle nostre opinioni in merito) condividendo la a6400 con quest’ultima il sensore. Il punto è che una tecnologia del genere poteva avere ancora senso un paio d’anni fa, ma oggi con la concorrenza sempre più agguerrita comincia a mostrare la corda.
E il fatto che manchi lo stabilizzatore incrementa la visibilità del problema anche in caso di riprese ferme.
Secondo Drake quindi la a6400 può essere molto utile come B-cam, da abbinare a una mirrorless più prestante e comoda: le funzionalità di AF la rendono perfetta per seguire un soggetto, magari appoggiandola su un cavalletto. Il tracciamento intelligente è efficace in molte situazioni (al buio fa fatica), e per interviste o situazioni in cui vuoi essere tranquillo di avere del b-roll è interessante.
Ancora Jordan Drake afferma che la a6400 non è una buona vlogging camera: nonostante lo schermo ribaltabile, la mancanza di stabilizzatore di immagine e il fatto che un eventuale microfono montato su slitta coprirebbero lo schermo stesso fanno sì che non ci si trovi bene in modalità di auto-ripresa. In più si fa notare la mancanza di un jack per le cuffie.
Ultimo problema, annoso per Sony: rimaniamo su un sensore a 8 bit, che non garantisce possibilità di color grading ottimali.
Per ora le recensioni della a6400 che abbiamo trovato più interessanti sono queste. Continueremo ad aggiornare la pagina con nuove opinioni e test man mano che escono.
La nostra opinione, invece?
Sicuramente la a6400 è una macchina che non farà saltare nessuno in piedi sulla sedia per le sue innovazioni. Costa abbastanza poco per quel che offre in termini di AF, ma siamo convinti che dal punto di vista del video si potesse fare di meglio. Probabilmente però Sony vuole differenziare la sua gamma come sempre, e la a6400 è una sostituta della a5100.
Aspettiamo quindi di vedere se tireranno fuori una a6600 (?) con uno stabilizzatore adeguato, uno schermo messo bene e magari pure un file più lavorabile.