La Panasonic G90 ci piace

Panasonic ha appena annunciato la G90, macchina che succede alla G80, e a sentire le prime recensioni e a leggere semplicemente le caratteristiche tecniche, dobbiamo dire che questa macchina ci piace.

Naturalmente ci vuole un po’ di tempo per capire se una nuova iterazione di un modello di successo avrà altrettanto successo, per intanto proviamo ad analizzare la Panasonic G90 per quello che pare in grado di offrire. Prenderemo in esame prima di tutto i punti di interesse principali della G90 per chi fa video, e poi ci lasceremo andare a qualche considerazione più generale.

Panasonic G90 con 14-140mm
La Panasonic G90 equipaggiata con uno dei classici obiettivi kit, il 14-140mm

Il V-Log sulla G90

La prima novità che la Panasonic G90 presenta sta nel fatto che la si può usare con un profilo Log (cliccate sul link per vedere di che si tratta). Finora questa caratteristica era stata limitata da Panasonic alle macchine di livello superiore, la G9, la Gh5 e Gh5s, e bisognava pure pagarla. Pare invece che stavolta Panasonic abbia voluto mettere la testa a posto ed essere più generosa. Bravi!

Naturalmente parliamo ancora di una camera che lavora a 8 bit, ma avere la possibilità di sistemare un file Log è sempre una bella cosa.

Registrazione senza limiti

Altra cosa molto interessante offerta sulla Panasonic G90 è la possibilità di registrare senza limiti di tempo: in pratica si può continuare a registrare finchè la macchina non si ferma perché ha scaricato le batterie (ma c’è la possibilità di collegarla a un powerbank tramite presa USB) oppure perché è finito lo spazio sulla scheda di memoria. Anche questo è un allineamento alle caratteristiche della sorella maggiore GH5.

Jack microfono e cuffie

Ecco, questa è forse la cosa che ci aspettavamo di meno dalla Panasonic G90: in fin dei conti il corpo è praticamente identico a quello della G80, e allora come hanno fatto a infilarci un jack in più, con tutta la circuiteria? Sì, adesso sul corpo macchina della G90, sul lato sinistro, troviamo in alto il jack per il microfono – con un buon preamplificatore, a quanto dicono i primi recensori – e poi nascosto dalle classiche plastiche il jack per il collegamento delle cuffie, e conseguente monitoraggio dell’audio registrato.

Panasonic G90 laterale
Finalmente una mirrorless di fascia media con il jack per le cuffie

Sensore 20mpx anche sulla G90

Panasonic sta pian piano portando tutta la sua linea di camere ad avere un sensore da 20MPx (forse che questo è uno dei limiti teorici del m43?). La G90 segue la G9 e la GH5, ma non siamo sicuri che si tratti proprio dello stesso sensore. A guardare le specifiche su un sito di Sony, che fornisce la materia prima a Panasonic, si direbbe di no. Resta il fatto che siamo di fronte a un aumento della risoluzione, e pare che questo non vada a scapito dei problemi di moirè che i sensori senza filtro anti-alias a volte presentano.

Slow motion vero

Udite udite, sulla Panasonic G90 si possono registrare slow motion a 120 frame al secondo alla risoluzione di 1080p. Sulla precedente G80 si poteva arrivare a un massimo di 60fps. Niente male, per variare i propri lavori.


Rimangono pregi e difetti

Naturalmente questa macchina non è perfetta, ma mantiene ancora alcuni dei difetti presenti sulla G80: in particolare ci pare che il sistema di autofocus continuo in modalità video ha più di qualche difficoltà a tenere testa a quello di Canon e, in misura minore, Sony. A occhio sembra che la G9 faccia meglio, anche se stiamo parlando di test che abbiamo visto cercando in rete, effettuati con macchine non “finite”, ovvero quelle di pre-produzione affidate ai tester. C’è però da dire che si può notare un miglioramento rispetto alla G80, come da questo breve test che abbiamo trovato su YouTube:

Tra i pregi che rileviamo però c’è sempre l’ottimo stabilizzatore, i bassi costi del sistema micro 4/3 e assieme ad essi il rapporto qualità/prezzo elevato dei prodotti di Panasonic.

Un ultimo difetto di cui vorremmo parlare separatamente dal resto, però, ci fa storcere il naso: abbiamo scoperto che questa G90, quando si registrano video in 4K, applica un crop di 1.25x. Niente di trascendentale, ma se da parte di Panasonic si fosse riusciti a fare uno sforzo in più e portare questa G90 a livello della Gh5 sarebbe stata una gran cosa. Certo, questo avrebbe voluto dire usare un processore più potente e avremmo visto lievitare i costi, quindi è comprensibile.

Consigliata o no?

Come detto all’inizio, è ancora difficile capire se questa macchina sia davvero un miglioramento sostanziale rispetto alla G80, ma se dobbiamo sbilanciarci potremmo dire che sì, è un passo avanti. Le caratteristiche evidenziate sopra ci fanno ritenere che questa Panasonic G90 sia una bella aggiunta al proprio corredo anche se si ha già la G80, perché fa qualcosa di più (i 120 frame al secondo, la registrazione senza limiti e il V-Log) e offre comodità (il jack per le cuffie). Sta a voi capire se vale la pena fare il salto da G80 a G90, perché solo voi sapete quanto certe caratteristiche vi servano.

Se invece provenite da un altro corpo macchina di livello inferiore di Panasonic o Olympus (ad esempio GX80 o G7) e volete continuare ad usare i vostri obiettivi ci pare che la G90 possa essere un’ottima scelta.

Non resta che aspettare e vedere quale sarà il prezzo della Panasonic G90 all’uscita per farsi i conti in tasca e valutare un possibile acquisto.

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