Panasonic S5: tutto quel che c’è da sapere

Panasonic ha presentato ieri la Panasonic Lumix S5, nuova mirrorless Full Frame della casa che abbina caratteristiche estremamente interessanti per l’ambito video (oltre che per quello fotografico) a un prezzo competitivo sia nei confronti delle altre Full Frame di Panasonic che delle offerte delle altre case produttrici.

In questo articolo vogliamo raccontarvi tutto quello che sappiamo oggi sulla Panasonic S5, e siccome il discorso sarà piuttosto lungo abbiamo predisposto un sommario dell’articolo:

Panasonic S5: considerazioni iniziali
Caratteristiche fisiche della Panasonic S5
Sensore e specifiche video
Limiti di registrazione
Registrazione in RAW
Brevi cenni sull’attacco della Panasonic S5
Obiettivo kit per la Panasonic S5
Miglioramenti nell’AF di Panasonic S5

Potete ovviamente cliccare sulle parti che vi interessano maggiormente, e vi consigliamo di tornare qui ancora nei prossimi giorni perché probabilmente integreremo l’articolo con dei riassunti delle recensioni della Panasonic S5 che man mano troveremo in rete.

Panasonic S5: considerazioni iniziali

Sotto vari punti di vista la Panasonic S5 può essere considerata una macchina che corre sugli stessi binari della GH5: è una macchina relativamente compatta rispetto alle altre della stessa gamma, ha un prezzo ragionevole nel panorama delle mirrorless Full Frame e a questo accoppia ottime capacità di ripresa video.

In più ha però la possibilità di effettuare riprese fotografiche di maggiore qualità rispetto alla GH5, grazie al sensore di dimensioni pari a quelle di un vecchio 35mm a pellicola.

Questo vuole dire che la linea di mirrorless m43 sarà abbandonata da Panasonic? Non dovrebbe essere così, dato che la casa sta continuando ad aggiornare i modelli con sensore di dimensioni ridotte (vedere ad esempio la Panasonic G100) e che continuano ad esserci rumors intorno alla Panasonic GH6, che dovrebbe uscire nei prossimi mesi.
Detto questo, però, a giustificare la scelta di una ipotetica GH6 invece della S5 rimangono le dimensioni minori del corpo macchina e degli obiettivi, e un prezzo più accessibile per quanto riguarda le lenti. Basterà perché il sistema m43 di Panasonic non venga messo da parte?

Per quel che riguarda invece il lavoro di Panasonic sulla gamma di mirrorless serie S, quelle Full Frame, possiamo dire che questa S5 si mette quasi nella posizione di scalzare la S1: se la S1H è una macchina superiore dal punto di vista delle caratteristiche soprattutto per quanto riguarda il sistema di raffreddamento attivo, e la S1R è una macchina migliore in ambito prettamente fotografico, i possessori di S1 potrebbero trovarsi scontenti perché in fin dei conti la S5 ha caratteristiche quasi paragonabili ad essa a un prezzo (e con dimensioni) inferiore.

Caratteristiche fisiche della Panasonic S5

Rispetto alle altre camere della stessa linea uscite precedentemente (Panasonic S1H, Panasonic S1 e Panasonic S1R) la Panasonic S5 ha dimensioni più contenute e un peso altrettanto ridotto: se la S1H pesa 1150 grammi circa, la S5 raggiunge i 725 grammi, in entrambi i casi con batteria inserita.

Le fotocamere paragonabili di altre marche però fanno meglio dal punto di vista del peso: La Canon EOS R ad esempio pesa 660 grammi, la Nikon Z6 pesa 585 grammi.

Dal punto di vista delle dimensioni è molto simile alle ultime due camere menzionate (e di conseguenza anche alle mirrorless Full Frame di Sony) mentre vediamo una riduzione abbastanza sostanziosa negli ingombri rispetto alle altre Panasonic serie S. Se avete una GH5 prendete anche la foto sotto come riferimento.

La riduzione delle dimensioni rispetto alla S1H ha comportato una migliore maneggevolezza per chi non ha mani particolarmente grandi (uno dei difetti che vengono imputati alla serie S nelle macchine più grandi) ma anche la perdita di alcune caratteristiche interessanti: in particolare l’uscita video non ha una HDMI di dimensioni normali, ma una micro-HDMI che in genere non offre la stessa stabilità e la stessa resistenza alle rotture. Inoltre sulla parte superiore del corpo non troviamo più il piccolo schermo LCD che informa in merito a durata della batteria e numero di scatti o tempo di ripresa rimanenti (e parecchio altro, se ben usato): in fin dei conti una rinuncia comprensibile, soprattutto se rapportata al prezzo e alle altre caratteristiche a cui invece non si deve rinunciare.

Dal punto di vista delle funzionalità la Panasonic S5 infatti mantiene la maggior parte dei pulsanti separati per funzione disponibili sulla S1H: bilanciamento del bianco, ISO e tasto per iniziare la registrazione (quello rosso che vedete nella foto a sinistra).
Viene mantenuto anche il selettore S&Q presente su altre fotocamere nuove di Panasonic; è semplicemente il pulsante slow and quick, che permette di accedere alle funzionalità di slow motion e alla ripresa a frame rate inferiore ai classici 24fps e quindi la velocizza.
Inoltre tutta la pulsanteria e le ghiere che vedete, come le altre presenti sul corpo della macchina, sono realizzate con guarnizioni per evitare danni da polvere e schizzi d’acqua, una caratteristica molto utile.

Per quanto riguarda invece l’interfaccia tra quello che la macchina “vede” e quello che vedete voi, il mirino è peggiore di quello di S1 ed S1H: è uno 0.39″ OLED con 2,360,000 di punti, invece dei ricchi 5760000 punti della S1H. Una risoluzione così ridotta potrebbe spaventare, ma non è così grave: è la stessa della Sony a7 III, per esempio.

Notevole infine la presenza di uno schermo ribaltabile: lo riteniamo un importante ausilio alle riprese fatte in rapidità, e il fatto che sulla S1 non sia presente fa propendere ancora una volta per la Panasonic S5.

Sensore e specifiche video

La nuova Panasonic S5 usa con tutta probabilità (difficile avere una conferma precisa da Panasonic ) lo stesso sensore che equipaggia la S1H, e questo significa ottime capacità in ambito video accompagnate dalla possibilità di scegliere tra diverse modalità di ripresa molto potenti. L’idea inaugurata con la GH5 di offrire la registrazione 4:2:2 10 bit direttamente in camera viene naturalmente ripresa anche in questa S5, con alcuni limiti.

Ecco le possibilità di ripresa in formato .MOV:

In alcune di queste modalità di ripresa è presente un crop non troppo invadente, e oltre alle modalità indicate qui già a Dicembre dovrebbero aggiungersene altre come il 4K DCI (la risoluzione di 4096×2160 pixel).

Modalità di ripresa in MP4:

Limiti di registrazione

Le risoluzioni nelle tabelle sopra in cui è presente un asterisco presentano dei limiti di registrazione. Il limite riguarda l’ormai classico problema del surriscaldamento del sensore per cui ad esempio la Canon EOS R5 ha ricevuto molte critiche (e che sta cercando di risolvere con degli aggiornamenti firmware).

Come detto sopra, la Panasonic S5 non ha un sistema di dissipazione attiva del calore come la S1H, e questo significa che per le risoluzioni specificate la registrazione si blocca dopo 30 minuti di registrazione continua. La buona notizia però è che a quanto si vede dalle prime prove, effettuate anche in questo periodo caldo, il semplice fatto di interrompere la registrazione e riprenderla fa ripartire il timer da capo, a differenza di altre macchine che non consentono di riprendere subito per 30 minuti consecutivi.

Registrazione RAW

Tra gli aggiornamenti firmware della Panasonic S5 uno dei più attesi è quello del prossimo dicembre: Panasonic ci ha abituato a questa modalità di lavoro che prevede l’aggiunta di funzioni anche sostanziose nel periodo successivo all’uscita delle proprie camere, e anche se è evidentemente una strategia per “tenere buoni” i propri clienti, ce la facciamo andare bene.

In particolare a Dicembre la S5 sarà in grado di far uscire un segnale dal suo HDMI a 5.9K RAW a 12 bit nel formato ProRes RAW (se accoppiata con un registratore Atomos compatibile, come l’Atomos Ninja V).
La tabella sotto, presa dal sito Panasonic, specifica quali risoluzioni saranno disponibili:

Vi informeremo dell’uscita di questo firmware molto atteso, anche perché conterrà altre novità interessanti.

Brevi cenni sull’attacco della Panasonic S5

Come saprete Panasonic ha introdotto un nuovo attacco per obiettivi in consorzio con Leica e Sigma: le tre case condividono quindi la stessa flangia e si possono montare senza limitazioni obiettivi Sigma o Leica su Panasonic. Il sistema è ancora recente, e di conseguenza non ricco di obiettivi, ma la possibilità di avere lenti Sigma sui corpi Panasonic li rende ancora più interessanti: ad oggi Sigma propone una serie di lenti fisse piuttosto ricca e con prezzi non fuori dal mondo.

La caratteristica migliore dell’attacco L – così si chiama l’attacco scelto per le macchine serie S di Panasonic – è il fatto di essere a flangia corta (20mm) e piuttosto largo (51,6mm di diametro). Questo fa sì che in aggiunta alle lenti proprietarie si possano montare con appositi adattatori praticamente tutti gli obiettivi presenti sul mercato, presenti o passati. Fanno eccezione gli obiettivi Sony FE, Nikon Z e Fujifilm X.

Obiettivo kit per la Panasonic S5

A proposito di obiettivi, Panasonic ha lanciato in concomitanza con la S5 uno zoom che si accoppia bene con essa: si tratta di un 20-60mm a diaframma variabile f/3.5-5.6.
Non sarà certamente un obiettivo di classe superiore, ma è leggero (350 grammi) e ha un attacco filtri da 67mm. Inoltre ai 20mm ha una distanza minima di messa a fuoco di 15cm e dato il prezzo relativamente basso e il fatto che Panasonic è capace di ottime cose anche sulle lenti di fascia bassa, potrebbe essere una buona introduzione come tuttofare nella gamma di lenti L.

Miglioramenti nell’AF di Panasonic S5 (e le altre)

Terminiamo queste prime considerazioni sulla Panasonic S5 parlando del suo sistema di autofocus.

Come da tradizione Panasonic ha deciso di affidarsi nuovamente a un sistema a contrasto di fase (se interessati leggete questo articolo sui sistemi di AF) e sappiamo che questo non è il modo migliore per avere un autofocus scattante e sempre preciso in modalità video: lo aveva dimostrato anche la S1H. È una strada forse obbligata – si dice che Sony non voglia fornire a un concorrente così forte sensori adeguati – ma che la multinazionale dell’elettronica sta percorrendo con convinzione avvicinandosi a risultati sempre migliori.

Dalle prime prove che abbiamo visto, e dalle dichiarazioni della stessa Panasonic, pare che il lavoro fatto sul sistema di messa a fuoco automatico della Panasonic S5 sia molto interessante. È molto migliorato il riconoscimento facciale e dell’occhio (oltre che delle figure animali) e si notano miglioramenti importanti nella capacità di inseguimento degli oggetti con punto di fuoco selezionato al tocco.

Non siamo ancora al livello di Canon e Sony, ma ci andiamo vicino anche se pare ci sia ancora del lavoro da fare (e qui forse stiamo parlando di limiti fisici del sistema a contrasto di fase) per quel che riguarda l’uso in condizioni di scarsa luce.

I possessori di S1 ed S1H saranno contenti di sapere che anche le loro macchine vedranno un miglioramento dell’AF come nella S5 grazie a un futuro aggiornamento firmware.

Per ora abbiamo finito con questa presentazione della S5, ma nei prossimi giorni cercheremo di scoprire qualcosa in più. Nel frattempo diteci la vostra nei commenti!