Le nuove ammiraglie del piccolo formato per il video non sono ancora uscite, ma le loro caratteristiche sono più o meno note, e in molti si domandano quale sia la scelta migliore tra le due. Proviamo a rispondere con qualche considerazione tecnica.
Sony a6500 VS Panasonic GH5, tra notizie e rumors
L’ultimo periodo è stato abbastanza movimentato, in termini di uscite di macchine fotografiche con capacità video: prima Panasonic ha annunciato l’attesissima GH5 (che non ha il 6K come in molti pensavano), poi Sony ha annunciato a sorpresa la Sony a6500 (ora disponibile, e il prezzo è più basso di quello che ci aspettavamo).
Ora in molti si trovano a fare un confronto tra la GH5 e la a6500, ma c’è un problema: se la nuova Sony sta per uscire e molto presto – si parla di metà dicembre – avremo un’idea più precisa delle sue capacità grazie alle varie prove e ai video di esempio della a6500 che si troveranno in rete, per la Panasonic GH5 bisognerà aspettare di più.
Panasonic, come spesso fa, ha infatti annunciato con largo anticipo la sua nuova macchina, ma l’uscita della GH5 è prevista per luglio del 2017*.
Inoltre non sappiamo con certezza quali saranno le caratteristiche della macchina che sostituisce la GH4, e anzi gli ingegneri di Panasonic hanno fatto sapere che la nuova Pana sarà anche meglio delle caratteristiche annunciate.
*No, ci siamo sbagliati: è in preordine a partire dal 4 gennaio negli Stati Uniti, e dovrebbe essere consegnata da marzo. Abbiamo scritto un articolo sull’annuncio della Panasonic GH5.
Opportunità e desideri
Quando si sceglie una nuova macchina bisogna fare i conti con tante cose: il costo, la disponibilità di accessori, la reale necessità immediata di un certo attrezzo o di una certa caratteristica…
Nel caso della scelta tra Panasonic GH5 e Sony a6500 siamo di fronte a un bel dilemma, posto che il prezzo delle due macchine dovrebbe essere paragonabile (forse più basso quello della Panasonic), che entrambe sono ottime e che fanno parte di due sistemi completi.
Il dilemma sta tutto nel fatto che la GH5 uscirà dopo la a6500, e quindi se ci serve subito una macchina nuova sarà meglio andare sulla Sony.
Certo è tutto relativo, e ognuno deve considerare le sue condizioni di necessità di un nuovo attrezzo con attenzione.
Cosa vogliamo dire? Che a volte è questione di sfizi, e che se abbiamo un buon corredo Panasonic potrebbe essere molto più costoso comprare la nuova Sony che comprare una “vecchia” GH4 e tenere duro per un po’, solo per correre dietro all’ultima novità.
Ma c’è chi può aver bisogno assoluto delle capacità in bassa luce di Sony e delo stabilizzatore della a6500, e non può fare a meno di questo upgrade.
Un confronto tecnico tra Panasonic GH5 e Sony a6500
A parte gli sproloqui, sappiamo più o meno cosa hanno da offrire le due macchine in questione (forse la GH5 avrà qualcosa in più, ma stiamo a quello di cui siamo certi). Quello che interessa di più i futuri possessori delle due macchine è soprattutto la resa del sensore: entrambe le videoreflex dovrebbero infatti spostare in là l’asticella della qualità video grazie a una migliore resa agli alti ISO e una maggiore profondità dei dati, e quindi una maggiore possibilità di lavorazione in postproduzione.
8 bit VS 10 bit
Parleremo più ampiamente del sottocampionamento del video in un altro post, ma in questo confronto ci focalizziamo su un aspetto preciso che è uscito dalle specifiche tecniche di GH5 e a6500: la prima avrà una compressione 4:2:2 a 10 bit, la seconda invece registra internamente (ovvero senza l’uso di un recorder esterno) a 4:2:0 a 8 bit.
Cosa significa, in parole povere? Che la Panasonic GH5 offrirà file con maggior spazio di manovra dal punto di vista della postproduzione.
Per capire meglio tutto questo, facciamo notare che esiste il concetto di broadcast-safe: un file video broadcast safe è un file che è considerato, secondo gli standard odierni, sufficientemente qualitativo per essere usato nella trasmissione televisiva. Una compressione 4:2:2 è considerata broadcast-safe, mentre il 4:2:0 no, anche se è tollerato.
Dal punto di vista della lavorazione del file, però, c’è davvero una grande differenza tra questi due tipi di compressione, con la prima – quella applicata dalla Panasonic GH5 – che è ancora sufficientemente buona per poter eseguire una color correction efficace e ad esempio lavorare con il chroma key, quello che viene chiamato erroneamente green screen.
La correzione del colore effettuata su pixel molto ridondanti rende meno preciso il lavoro e più soffici i dettagli. Inoltre scontornare un green screen può essere difficile se – come nel caso di una compressione 4:2:0 – le linee di contorno sono meno definite.
IBIS e stabilizzazione
Da questo punto di vista, almeno sulla carta, vince la Sony a6500: l’IBIS (image built image stabilization) lei ce l’ha sicuramente, e abbiamo visto su altri modelli che la stabilizzazione su 5 assi viene gestita da Sony in maniera molto efficace.
Non sappiamo ancora se la Panasonic GH5 ha stabilizzazione sul corpo: in molti giurano e spergiurano di sì (secondo un sito noto è confermato che la Panasonic GH5 avrà l’IBIS), ma dato che la macchina non è ancora uscita e non uscirà prima di qualche mese non ci sentiamo in grado di dire una parola definitiva.
La stabilizzazione sul corpo macchina può essere una caratteristica molto importante per alcuni tipi di utenti di queste videoreflex, mentre per altri non è fondamentale. C’è anche da dire che Panasonic può usufruire di una buona gamma di obiettivi stabilizzati, sia proprietari che di terze parti.
Gestione degli alti ISO
Anche da questo punto di vista, almeno per quel che riguarda le notizie confermate che abbiamo a disposizione, dovrebbe vincere la a6500: come diciamo sotto ha un sensore più grande, e poi Sony ha sempre fatto un ottimo lavoro nella resa agli alti ISO, con la Sony a7s II vera campionessa da questo punto di vista. Anche la a6300 non scherza, però.
C’è da dire che Panasonic con la GH5 non vuole certamente rimanere indietro, e in molti parlano di un miglioramento di almeno uno stop rispetto alla GH4: i file di quest’ultima erano buoni fino a 800-1600ISO, e quindi la nuova uscita dovrebbe riuscire ad arrivare a 1600 con agio, e a 3200ISO con file lavorabili con qualche difficoltà in più.
Obiettivi e dimensioni del sensore
Quello che in molti lamentano nelle Panasonic è la scelta di un sensore micro 4/3, ovvero un sensore più piccolo di quello delle reflex di fascia media, che è chiamato APS-C.
Un sensore di maggiori dimensioni offre una serie di vantaggi che possono rivelarsi piuttosto importanti: innanzitutto può essere più efficace nella gestione degli alti ISO, e quindi permetterci di lavorare anche in condizioni di scarsa luminosità riducendo il rischio di trovarci di fronte ad immagini troppo granulose.
In generale, poi, permette anche di usare un maggior numero di pixel: più superficie vuol dire anche più quadratini, no? Questo significa la possibilità – in ambito fotografico, perchè in campo video le considerazioni sono diverse – di applicare ingrandimenti maggiori.
D’altro canto Panasonic ha probabilmente scelto di continuare sulla strada del micro quattro terzi perchè naturalmente il parco ottiche usato sulla nuova macchina potrà essere lo stesso che sulla GH4 (a proposito: questi obiettivi vanno bene per la Panasonic GH5!) e anche perchè un sensore più piccolo comporta minori costi in fase di produzione e quindi un prezzo inferiore.
Gli obiettivi di Sony (per non parlare degli Zeiss costruiti per la casa giapponese!) sono in effetti in media più costosi dei corrispettivi obiettivi di altre case, e infatti gli adattatori da Canon a Sony sono molto usati.
4K e 60p
Un altro aspetto riguardo la Panasonic GH5 che ha solleticato l’appetito di molti è la possibilità di girare in risoluzione 4K (non il 6K di cui si parlava!) a 60 frame al secondo. È un’altra possibilità creativa, confermata ufficialmente dalla stessa Panasonic, che Sony non ha.
Chi vince tra Sony e Panasonic?
In un momento in cui le macchine fotografiche che fanno video si stanno affermando sempre più e spostano sempre più avanti i limiti delle loro prestazioni si può rimanere frastornati. Ora ci si trova a scegliere tra due sistemi molto efficaci, quelli proposti da Panasonic e Sony, e tra due macchine che sulla carta sembrano ottime.
Non ci sentiamo di proclamare un vincitore anche solo per una questione di tempistiche di uscita: come sarà lo scenario nel mercato delle macchine video quando uscirà la Panasonic GH5?
È difficile sbilanciarsi: Sony potrebbe proporre la sua nuova professionale della serie a7, ad esempio… Al momento ci pare che Panasonic abbia fatto molto di più di Sony per ottenere il primato della miglior mirrorless per video, ma solo quando potremo provarle entrambe saremo in grado di dare una risposta precisa.
da possessore di GH4, GH3, GH2…. sinceramente del formato m43 ne ho abbastanza le tasche piene… questione ovviamente soggettiva ma per i lavori che faccio avere un APSC o un FF è determinante… passerò a Sony
Ciao Luca, discorso comprensibile. C’è anche da dire però che se Panasonic avesse lasciato a piedi tutti i possessori di ottiche m43 si sarebbe messa in un bel vespaio. Tu che genere di lavori fai? È una questione di sensibilità del sensore o di resa, quella che ti fa andare verso Sony?
io vengo da una GH3, che ancora utilizzo regolarmente con soddisfazione (non feci l’upgrade a gh4 perchè il 4k serve ancora a ben poco e per il resto ha una immagine pressochè identica).. ho aspettato e aspettato strenuamente l’annuncio della gh5, previsto sin da un anno fa (quando poi Panasonic fece uscire l’upgrade gh4R), addirittura ora si parla di luglio. Mi aspetta, sin dal prossimo mese, una stagione intensa e non posso permettermi di non fare un upgrade e, di certo, non posso aspettare la prossima estate!
Lascerò Panasonic e passerò a Sony (la a6500 mi sembra un buon compromesso, anche se attenderò i primi test online per avere conferma), principalmente per una questione di necessità (sulla carta gh5 è comunque nettamente superiore).
Ciao Andrea, proprio come dicevamo nell’articolo: la GH5 è superiore in resa video, ma per ora non esiste.
Probabilmente hanno sbagliato i tempi o hanno avuto qualche intoppo, però rischiano di perdere molti clienti affezionati.
Tu fai video nei villaggi?
Grazie per la testimonianza!