Adobe ha recentemente presentato Rush CC, una versione ridotta del suo programma di editing video, Premiere Pro. Scopriamola assieme.
E cerchiamo di capire se e come può essere utilizzata anche in contesti più professionali.
Adobe e il mondo mobile
Già a metà dello scorso anno Adobe ha cominciato ad applicare una strategia che è più improntata a intercettare le esigenze di chi produce contenuti in modalità completamente mobile. Sempre più ci sono persone che si occupano di immagine (dalla fotografia al video) in maniera professionale e lo fanno senza passare dal grande schermo di un computer: parliamo di chi fa video per un pubblico di follower attenti, di chi fa foto per Instagram, di chi usa i social network per posizionare il proprio marchio… Insomma, non sono propriamente utenti dei programmi di editing che hanno tanto tempo da impiegare nella post produzione, vogliono risultati veloci e decenti.
Siamo sicuri che se guardate nel vostro smartphone o in quello di un amico particolarmente amante della condivisione dei momenti quotidiani della sua vita, ci troverete varie applicazioni che applicano effetti semplici alle foto, con un paio di clic, oppure che permettono montaggi video rapidissimi, con magari un effetto di rallentamento del girato, un effetto loop, una color correction rapida… Ci siamo capiti, no?
Ecco, Adobe sta guardando alle persone che vogliono fare le cose in fretta per mettere il proprio materiale online in tempo quasi reale, ma vogliono farlo con una certa qualità.
In questa strategia si inserisce Premiere Rush.
Pare che l’idea sia quella di accontentare gli youtuber e simili, con ottimizzazioni dell’esportazione per Snapchat, Facebook, Instagram, Twitter, Vimeo e per l’appunto YouTube.
Ad oggi è possibile usare Premiere Rush su desktop (e in questo ci ricorda il classico iMovie!) ma soprattutto su iPhone e iPad, mentre nel 2019 dovrebbe arrivare il supporto per l’uso su Android: come spesso capita le app per Android hanno periodi di gestazione più lunghi a causa della necessità di adattarsi a diversi processori, schermi, formati…
Premiere Rush: com’è?
Abbiamo provato brevemente questo Rush – potete scaricarlo qui, c’è la versione di prova gratuita – e possiamo dire certamente che non è un software completo per video editing, ma ha parecchie cose che fanno pensare che per certi usi possa essere perfetto.
Prima di tutto guardiamo ai suoi punti forti, e andiamo per punti:
- è possibile registrare video su Rush direttamente tramite il proprio dispositivo mobile
- si può lavorare su più livelli di audio e video
- è possibile lavorare e importare i più comuni formati video e foto: ProRes, DNxHD, Gif, H.264, H.265, MXF, WAV, AIF, MP3, M4A, AAC, JPG, PND, PSD… La lista completa è qui
- l’editing è effettuabile in maniera simile che con la timeline magnetica di Final Cut Pro X, con azioni di taglio, duplica, spostamento, splitting
- le transizioni sono poche e semplici: dissolve, dip to black, dip to white
- trasformazioni di posizione, rotazione, scala, ritaglio, opacità, formato
- possibilità di registrare l’audio in diretta
- manipolazione di base dell’audio
- è possibile aggiungere titoli e grafiche animati
- l’integrazione con il cloud di Adobe è completa
In sostanza, ma non vorremmo essere presi a male parole da voi fedeli lettori, ci pare che Adobe stia facendo quello che Apple ha fatto con Final Cut Pro: realizzare un software ipersemplificato da dare in pasto agli utenti che non hanno grandi necessità, e poi spostare le modalità d’uso, le dinamiche del NLE e la semplificazione anche sul prodotto di editing di punta. Da iMovie a Final Cut Pro X, in pratica.
Per ora è chiaro che questo software non è in grado di sostituire Premiere Pro, e forse non vorrà farlo mai, però considerato il modo in cui quest’ultimo sta facendo sempre più fatica a tenere il passo – probabilmente soprattutto per una questione di architettura del sistema vecchia – e quanto i suoi utenti si stiano stufando di far fronte a crash e problemi, forse siamo all’inizio di un bel cambiamento.
Premiere Rush lo potete provare e acquistare qui. Il costo mensile è circa la metà di Premiere Pro.
E voi che ne dite?