In questo ultimo periodo sta sempre più prendendo piede una modalità di ripresa particolare, quella con camere a 360°, che ha applicazioni in tanti campi: dai virtual tour di case alle riprese per i social.
In molti casi questo tipo di riprese sono un di più, un semplice sfizio che aggiunge qualcosa al proprio lavoro, ma in altri stanno diventando fondamentali.
Non è una situazione definitiva, quella dell’impossibilità di visitare case di persona, ma il fatto di poter inserire sul proprio sito immobiliare un contenuto come quello di una visita virtuale probabilmente aiuta i potenziali clienti a capire un po’ che appartamento hanno di fronte, e anche chi vende a fare le cose più rapidamente.
Siccome ci piace cercare di aiutare tutti i nostri lettori, e siccome nel nostro articolo sulle riprese a 360° un amico ci ha chiesto di aiutarlo a capire meglio il discorso delle videocamere per virtual tour, eccoci qui con un pezzo dedicato a questo argomento. Cerchiamo di spiegare le caratteristiche delle migliori camere per tour virtuali a 360° e di raccontarvi le alternative disponibili. Magari vi interessa anche se non siete agenti immobiliari!
Cosa cercare in un virtual tour
Prima dell’elenco delle camere suggerite (che comunque potete raggiungere nella pagina cliccando qui) preferiamo darvi un minimo di contesto, in modo da poter fare le vostre scelte anche autonomamente, così che se trovate una camera per virtual tour non menzionata qui, potete comunque valutarla.
In particolare ci focalizziamo su quello che dovete considerare quando scegliete una macchina di questo tipo, quali sono i risultati che volete ottenere.
- capacità di gestire la gamma dinamica: se fate il lavoro da soli non avrete a disposizione strumenti e attrezzi molto sofisticati, il problema è che una ripresa a 360° presenta per sua natura delle difficoltà importanti nella gestione delle luci. Vi potrà capitare che ci siano zone molto in ombra nell’immagine ripresa, affiancate da zone in cui c’è tanta luce. Pensate ad esempio al lato della stanza in cui si trova la finestra, e a un angolo poco illuminato… Quindi la vostra camera deve avere meccanismi (un sensore con tanta latitudine, un sistema per realizzare più immagini da sovrapporre e così via) che permettano di riparare almeno in parte a questi problemi
- capacità di restituire il dettaglio: quando si fanno questi tipi di riprese, è normale avere caduta di qualità ai bordi, quindi le zone non centrali della scena saranno leggermente sfocate. È un problema tipico di qualsiasi lente ultragrandangolare, e a meno che abbiate attrezzatura da svariate migliaia di euro ci si può fare poco, ma alcune camere funzionano meglio di altre anche da questo punto di vista
- risoluzione adeguata: semplicemente perché così è possibile per chi guarda le immagini fare una bella zoomata e andarsi a guardare il titolo del libro sullo scaffale (scherzo!)
- tenuta sulle luci artificiali: quando c’è in campo una luce puntiforme, come una normale lampada o un faretto a soffitto, non volete che il sensore restituisca delle bande fastidiose, oppure degli aloni che tolgono definizione. Oltretutto una cosa del genere toglierebbe naturalezza alla scena e non darebbe l’impressione di essere sul posto, che in fin dei conti è la cosa che volete simulare
Quando ci sono queste caratteristiche, o almeno la maggior parte di queste, potete fare molto per migliorare ulteriormente le vostre immagini senza troppa fatica. Se però vi accontentate e scegliete un modello troppo economico, vi ci vorrà parecchio tempo per fare una post produzione adeguata ad eliminare i vari difetti. Come sempre: spendete un po’ di più ora per risparmiare tempo e denaro dopo; è un ragionamento che vale in tutti gli ambiti.
Migliori camere 360° per real estate
Ed eccoci finalmente all’elenco che aspettavate. Prima una descrizione in brevissimo delle caratteristiche, poi i punti salienti spiegati in maniera più discorsiva.
Ricoh Theta Z1
Caratteristiche in breve:
– sensore CMOS da 1 pollice
– ottima gamma dinamica e capacità di recupero delle ombre
– capace di ottenere ottimi risultati in auto stitching anche a brevi distanze
Probabilmente per il prezzo questa è al momento la miglior camera per foto a 360° (ma non dà il meglio nei video). Il merito è del sensore da 1 pollice che permette di avere una buona gamma dinamica e soprattutto un recupero nelle basse luci che non ti aspetteresti da un apparecchio di questo tipo: significa che potete impostarla per lavorare bene sulle zone ad alte luci, come le finestre che danno su un esterno parecchio luminoso, e poi in seguito sistemare le parti in ombra. Cosa tra l’altro non troppo difficile perché il software di cui è dotata questa camera è semplice da usare.
Ok, costa parecchio ma per i risultati che offre è da tenere d’occhio e per ottenere qualcosa di più bisogna spendere cifre molto più importanti, come per esempio per questo modello di Insta 360 (notevole la recensione italiana, che spiritosi…).
Insta 360 One R Twin
Caratteristiche in breve:
– versatilità massima per il genere
– lenti Leica
– impermeabilità
Questa è una camera strana, che ha senso soprattutto per chi oltre alle immagini a 360° di real estate vuole fare anche altro: in pratica in questa versione la Insta360 One R vi verrà consegnata con due moduli diversi che la trasformano uno in una camera 360°, l’altro in una action camera 4K con una bellissima qualità di immagine e una stabilizzazione ottima.
Xiaomi Mi Sphere
Caratteristiche in breve:
– prezzo basso
– risoluzione 3,5K
– software semplice
Questo marchio lo avete sicuramente sentito in ambito smartphone, ma le action camera di questa azienda non sono male e non fa eccezione questa camera a 360° che vi offrirà una discreta qualità di ripresa ma soprattutto una grande facilità d’uso grazie al software ben congegnato anche se un po’ scarno.
Ovviamente non possiamo paragonarla a camere molto più costose (dopotutto questa si trova a meno di 200€, qui, in genere) dal punto di vista della qualità di immagine, ma se volete cominciare a lavorare in questo ambito è una buona prima scelta.
L’unico difetto è che bisogna lavorare un po’ sullo stitching in alcuni casi, cioè su alcune linee. Buona ma non buonissima la tenuta delle alte luci, diciamo che questa macchinetta bisogna imparare ad usarla.
Per ora è tutto, se avete dubbi o curiosità su questo ambito scriveteci nei commenti, e chissà che non potremo esplorarlo anche in futuro.