Non appena abbiamo saputo dell’esistenza di un corso per il video making tenuto da Philip Bloom abbiamo deciso che dovevamo saperne di più e poi parlarvene. Ed eccoci con un articolo dedicato.
Un corso di cinema con Philip Bloom
Se in questi ultimi anni avete bazzicato internet in cerca di consigli sul video con le reflex probabilmente conoscete Philip Bloom, un filmmaker che tra i primi ha adottato le nuove tecnologie di ripresa con piccole camere e le ha fatte conoscere al grande pubblico. Per non parlare del fatto che ha contribuito grandemente all’uso di reflex e mirrorless al cinema (se vi leggete la sua biografia che riportiamo sotto scoprirete che c’entra qualcosa anche con George Lucas!).
Se cercate in rete notizie su attrezzatura o tecnica, Bloom compare spesso, ed è sempre una fonte ritenuta affidabile.
Il fatto che abbia realizzato un corso per il videomaking, con un occhio di riguardo al cinema, ci rende quindi molto contenti e fiduciosi del fatto che tutto il materiale che uscirà sarà di alta qualità e acquistabile anche a scatola chiusa. Sì, perché per ora il corso è in prevendita.
La cosa buona con il fatto che il corso sia ancora in prevendita per qualche giorno, però, è che è pure in offerta assieme ad altri corsi della piattaforma che lo ospita (ne parliamo meglio sotto).
In ogni caso fidatevi: non possiamo dire di più, ma ne vale davvero la pena.
Programma del corso
Il videocorso realizzato in collaborazione con Julian Wakefield (altro bravo videomaker) è completo e lungo. Non è realizzato come un manuale di istruzioni per una singola camera: Bloom usa molte apparecchiature diverse – reflex, mirrorless, action camera e pure videocamere pro – e non si focalizza su un solo marchio ma dà una panoramica complessiva delle attrezzature disponibili. E allo stesso tempo non è solo un corso tecnico: si parla di attrezzatura e di come comporre il proprio kit, ma c’è di più.
I moduli sono
–Basi: per capire come iniziare a muoversi e comporre la propria attrezzatura
–Visual storytelling: sì, proprio lui. Il modo in cui comporre le scene, scrivere la storia, pensare le sequenze
–Interviste: come illuminare la scena per un’intervista, come condurre un’intervista e come ambientarla
–Slow motion: le riprese rallentate sono un modo per rendere epici i nostri video, e Bloom sa come si fanno
–Timelapse: sapere cosa è e come si fa un time lapse, partendo dalle attrezzature per arrivare alle tecniche, è utile (qualcuno ha detto riempitivi?)
–Droni: Bloom ha usato praticamente qualsiasi drone in commercio, e ci ha pure realizzato documentari per la BBC. Ne sa qualcosa
–Storia: bel capitolo dedicato al “trovare la storia”. Si collega al secondo episodio, e va più in dettaglio spiegando come raccordare il girato e usarlo per il prodotto finito, in modo che sia concreto
–Post produzione: non è un episodio dedicato all’uso dei programmi di editing nello specifico, ma a come organizzare i dati, come lavorare con il suono e il girato, come manipolare il colore… È un episodio sul concetto di finire-il-lavoro, ed è molto interessante vedere come un professionista sviluppa questo aspetto della produzione che bisogna conoscere molto bene prima di schiacciare il pulsante di registrazione
Ecco la presentazione del corso:
Se volete acquistarlo andate sulla pagina del sito di MZed che ospita il corso e magari approfittate dell’offerta per l’abbonamento a tutti i corsi, che comprende la possibilità di fruire per un anno di corsi tenuti da insegnanti del calibro di Shane Hurlbut, risparmiando circa 100$. L’offerta però è valida solo per l’acquisto in prevendita.
Su MZed ci sono davvero degli ottimi corsi: particolarmente interessanti sono quello di Vincent Laforet, che parla di movimenti di macchina e mostra con esempi pratici e usando un po’ di psicologia dell’immagine come indirizzare lo sguardo, e quello intitolato The Art of Visual Storytelling, di Alex Buono che mostra come lavorare su un copione per metterlo in scena (cose che lui fa al Saturday Night Live, mica pizza&fichi).
E poi per chi fa wedding c’è il corso di Jerry Ghionis: questo non l’abbiamo visto ma ce ne hanno parlato bene, ed è anche logico, vista la fama di Ghionis.
Chi è Philip Bloom
Philip Bloom è un filmmaker con una trentina di anni di esperienza sulle spalle.
Tra i primi al mondo ha cominciato a usare DSLR Canon (sì, la mitica 5D Mark II) per la realizzazione di video, producendo lavori divenuti famosi per la loro qualità.
Nel 2011 ha lavorato al film Red Tails, prodotto da Lucasfilms con reflex Canon.
Ha lavorato con BBC, ITV, C4 e Sky nel Regno Unito, e con CNN (guardatevi The Wonder List, se vi capita), CBS, Discovery e altri.
Ha vinto i premi BAFTA nel 2012 e Raindance nel 2011, ma soprattutto è un grande educatore, e i suoi consigli sono apprezzati dai filmmaker di tutto il mondo.
Insomma, in conclusione: andate a dare un’occhiata al corso e se decidete di seguirlo fateci sapere se il nostro consiglio vi è stato utile e se vi ha aiutato a portare le vostre abilità al livello successivo.
Sono presenti i sottotitoli in inglese?
Ciao Alessandro, purtroppo al momento no. Sarebbe stato il corso perfetto, altrimenti. Ma anche così secondo noi vale la pena di fare uno sforzo.
Ciao, ma piattaforme di corsi delle stesso genere in Italia non esistono?
Purtroppo non così ampie… C’è qualcosa ma onestamente non ci sentiamo di consigliarlo non avendoli mai visti, e soprattutto non a questi livelli. Conviene impararsi l’inglese! 🙂