Cosa è il matte box, e come farne uno risparmiando

Appendice utilissima per riprese di qualità, il matte box è più o meno il corrispondente per le videocamere del paraluce per le vecchie macchine fotografiche. Ma ha anche qualcosa in più di davvero interessante…

Un mattebox di funkfactoryfilm

Il matte box è un sistema per evitare che raggi di luce indesiderati arrivino alla superficie frontale della lente creando problemi di riflessi e luci parassita, i cosiddetti glare e lens flare. Quindi cominciamo con un’avvertenza: se siete fanatici delle riprese vintage il matte box non fa per voi! A meno che qualche volta non abbiate voglia di immagini nitide e pulite, in cui i contorni si vedano bene e la luce sia quanto più controllata possibile anche in condizioni non controllate.

Le alette di cui sono composti i matte box tradizionali (e professionali) possono essere allargate o ristrette a piacere, ma esistono anche matte box rigidi e più economici. Nel primo caso il controllo sulla luce è maggiore, e l’apparato può rimanere montato anche quando non è strettamente necessario.

 

Ecco qua un video ben fatto per costruirselo da soli spendendo veramente poco: matte box fai da te.

Vi serviranno della plastica corrugata o polionda, un taglierino, un mazzo di carte (ma va bene qualsiasi oggetto con un angolo di 90°), e colla a caldo. Nel video si parla di angoli adatti a un obiettivo con un angolo di campo di 45°: se volete usare lenti più grandangolari, regolatevi di conseguenza.

E se lo costruirete sul serio, fatemi sapere com’è andata!

I matte box professionali e fatti meglio hanno anche altre funzioni oltre a quella di proteggere dai riflessi. In particolare è molto utile il fatto che permettano di montare filtri ND quadrati (leggete il nostro articolo sui filtri ND per saperne di più) davanti alle macchine che non ne hanno, come sono in genere mirrorless e videoreflex.

Funziona così: il matte box ospita un cassetto che permette di far scorrere davanti alla lente il filtro. I matte box migliori hanno più binari, per combinare più filtri oltre all’ND.

 

 

Un paio di matte box economici

Se invece preferite evitare il fai da te, almeno per il matte box, le alternative sono molte, dalle più economiche alle più costose (e di conseguenza professionali ed efficaci). Il matte box è un’apparecchiatura abbastanza semplice, quindi almeno per iniziare potreste scegliere il più economico che vi passa sott’occhio e poi decidere di passare a qualcosa di più importante. Per cominciare può andare bene questo semplice paraluce della Eimo: il costo è molto basso, la qualità costruttiva decente.

Oppure potete pensare di fare subito un salto in avanti con qualcosa di più professionale. Questo matte box della FOTGA è interessante perchè ha delle alette regolabili laterali, le cosiddette french flags, che migliorano la resistenza ai flare. Può essere utilizzato anche con obiettivi grandangolari ed è un prodotto di buona qualità che può poggiare sulle classiche aste da 15mm, uno standard.

Esistono oggetti di qualità migliore, e a fare la differenza in questo campo è la resistenza agli urti, data la semplicità del matte box, ma quelli che vi ho consigliato sono più che sufficienti per cominciare.

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