DJI Osmo Pocket 3: panoramica completissima!

Ieri DJI ha presentato il DJI Osmo Pocket 3, un gimbal con camera incorporata che promette meraviglie. Lo riteniamo un apparecchio interessantissimo per molti motivi, quindi abbiamo deciso di scriverci un articolo più lungo della classica presentazione che riporta i dati comunicati alla stampa e basta.

Quindi mettetevi comodi e beccatevi questi argomenti:

Come sempre: se volete andare direttamente a un paragrafo specifico di questo articolo cliccateci sopra e leggete quello che vi interessa.


Caratteristiche generali del DJI Pocket 3

Il DJI Pocket 3 è un piccolo apparecchio per la ripresa video che nasce dalla necessità di avere un oggetto di dimensioni compatte, da portare sempre con sé, unito alle competenze di DJI nell’ambito dei gimbal e della stabilizzazione applicata ai droni.
È praticamente un’impugnatura con appoggiata sopra una camera con stabilizzatore fisico a tre assi, ma è anche di più, e con questa ultima iterazione DJI lo sta rendendo un apparecchio che potrebbe interessare anche chi fa video in maniera più “seria”. Non vogliamo paragonarlo a una videocamera professionale, sarebbe davvero ingiusto, ma alcune soluzioni hardware applicate al DJI Osmo Pocket 3 ci fanno drizzare le orecchie. Ne parleremo anche nel paragrafo successivo, quello intitolato “DJI Pocket 3 vs DJI Pocket 2”, ma intanto ecco i dati:

  • Obiettivo e stabilizzatore

Il DJI Pocket 3 è dotato di un obiettivo a focale fissa equivalente da 20mm, con apertura f/2.0 e distanza minima di messa a fuoco di 20cm. L’apertura del diaframma è fissa, non si può modificarla, quindi il processore della camera decide qual è il tempo da utilizzare, assieme alla sensibilità. Volete essere precisi e ottenere risultati più controllati? Vi servirà un filtro ND tipo questi o quelli venduti (a parte, e che sono più pensati per lo slow motion con tanta luce) da DJI: sono filtri magnetici che si montano e smontano facilmente, ma bisogna comunque montarli e smontarli…

Lo stabilizzatore del DJI Pocket 3 sembra funzioni molto bene: già quello del Pocket 2 era ottimo, questo attutisce il movimento dei passi dell’utilizzatore in maniera molto naturale con un controllo del rollio da -220 a 63°. È uno stabilizzatore meccanico su due assi, che deve lavorare su una focale piuttosto ampia e in questo è facilitato.

  • Corpo e caratteristiche fisiche

Come detto, l’Osmo Pocket 3 è pensato per essere estremamente compatto, e rimane tale: le dimensioni sono di 139x42x34mm, con un peso di 180 grammi circa. Il gimbal incorporato è dotato di un meccanismo che allo spegnimento blocca la camera, proteggendola.
È dotato di tre microfoni, che dovrebbero garantire tra l’altro un attutimento dei rumori del vento (vero e proprio problema per questo tipo di apparecchi) e un audio omnidirezionale. Molto interessante però il fatto che questo apparecchio si possa collegare al DJI Mic 2, sistema che può essere anche a doppio microfono (qui prezzo e altre info) che garantisce più vicinanza alla fonte del suono, e quindi una registrazione più efficace. È un’accoppiata molto interessante per chi fa vlogging, assieme alle funzioni software di cui parleremo oltre.

La batteria è da 1300mAh e dovrebbe garantire una autonomia di 166 minuti in condizioni molto controllate, a 1080p a 24 fps e con schermo e WiFi spenti: insomma, dati da prendere con le pinze ma che danno un’idea di quanto ci si può aspettare.

E a proposito di schermo, ecco una novità: lo schermo è rotabile per poterlo usare in verticale o in orizzontale, e la rotazione forza anche la modalità di ripresa. Quindi se volete creare una ripresa che riempia lo schermo di un comune smartphone potete farlo con un semplice gesto. Interessante per quest’epoca di creazione di contenuti misti da mandare in fretta sui social.
Le dimensioni dello schermo sono compatte (2 pollici con risoluzione 314×556), la luminosità massima di 700 nit. Niente che faccia gridare al miracolo, ma il fatto che sia touch fa piacere e con 2″ di dimensioni si comincia a vedere qualcosa. Certo si può usare lo schermo di uno smartphone, tramite il WiFi e l’app Mimo (ancora migliorabile), ma si perderebbe il senso di questo apparecchio.

Schermo rotabile DJI Osmo Pocket 3
Lo schermo rotabile del DJI Osmo Pocket 3 è molto interessante, anche per il meccanismo che permette di modificare il taglio della ripresa
  • Modalità di ripresa

L’Osmo Pocket 3 è pensato per il video ma è in grado di realizzare anche fotografie a risoluzione che è apparentemente inferiore al 4K: i pixel del sensore sono probabilmente in qualche modo interpolati per ottenere un’immagine 3840×2160, anche se lo scatto singolo è da circa 9,4mpx.

Per quanto riguarda il video, il bitrate massimo è di 130mbps, con una risoluzione massima di 4K a 60fps.
In slow motion il Pocket 3 arriva al 4K a 120fps (e 240fps a 1080p). Si parla di HLG a 10 bit, ma dobbiamo vedere come stanno le cose veramente.

Differenze tra Osmo Pocket 3 e Osmo Pocket 2

Finalmente un prodotto che cambia in maniera sostanziale! Con questa nuova versione dell’Osmo Pocket, DJI ha tirato fuori qualcosa di diverso nell’hardware, e di migliore. Senza però snaturare le caratteristiche che ci hanno fatto guardare con curiosità a questo oggetto.
In particolare, rispetto all’Osmo Pocket 2:

– Il sensore di Osmo Pocket 3 è più grande, da 1/1.7″ a 1″. Diventa un sensore molto ragionevole, da cui si può tirare fuori qualche cosa in più a livello di gamma dinamica. Cosa piuttosto interessante è il fatto che DJI è andata contro corrente: invece di aumentare i pixel, è scesa di parecchio. Il Pocket 2 ne aveva 64 milioni, qui si parla di 9,4 (qualcosa non torna però, noi sappiamo di circa 12mpx). In ogni caso, buona idea: su un sensore relativamente piccolo è impossibile inseguire le grandi mirrorless full frame, e forse questo significa che noi che abbiamo cercato di raccontare al pubblico come non sempre tanti pixel vuol dire qualità, siamo stati ascoltati

– anche lo schermo è più grande: come detto sopra è uno schermo a 2″ con maggiore contrasto. Le funzionalità touch e la possibilità di ruotarlo per modificare l’aspect ratio sono benvenute, delle aggiunte davvero interessanti e utili

– Pocket 3 può essere collegato direttamente via WiFi a uno smartphone, mentre Pocket 2 doveva essere dotato di un’impugnatura accessoria (e da comprare a parte). L’uso di uno smartphone come monitor esterno era utile soprattutto con il Pocket 2, dotato di uno schermo davvero piccolo, ma la possibilità di collegarlo senza fili non è niente male

– una serie di piccole migliorie riguardano la batteria (passata da 875mAh a 1300) con tempo di ricarica ridotto, e la capacità del processore di restituire file in H265 a 10 bit (o forse questa è una gran miglioria!)

Rimangono uguali le capacità di questo apparecchio di fare una sorta di “regia automatica”: questo affaretto riconosce i volti, li segue, può essere impostato per tenere il soggetto in movimento su un terzo dell’inquadratura… Ha pure un sistema di editing automatico. Forse cose non interessanti per chi fa video di lavoro, ma per chi ha voglia semplicemente di divertirsi un po’ sono un sicuro punto in più.

Alternative al DJI Osmo Pocket 3

Come tutti i prodotti di successo, anche l’Osmo Pocket ha avuto nel corso degli anni i suoi imitatori. Quello forse più interessante è questo apparecchio di FeiYu.

Le caratteristiche sono simili, ma rispetto al Pocket 3 non ha la possibilità di collegare un microfono esterno e ha invece un angolo di campo maggiore, cosa che può fare piacere ad alcuni e infastidire altri (siamo tra questi ultimi). Lo schermo è sostanzialmente quello del Pocket 2, le finiture sono meno curate.
Abbastanza interessante il fatto che la camera possa essere staccata dal manico e piazzata facilmente grazie al magnete. Fondamentale? No di certo, non stiamo parlando di macchine da usare nel cinema, è una possibilità in più simpatica.

Esiste poi il Fimi Palm 2 Pro (lo trovate ad esempio qui), che è un’alternativa economica a quelle menzionate sopra, ma francamente non ci sentiamo di consigliarvelo. Funziona male soprattutto a livello software.

Accessori per il DJI Osmo Pocket 3

Avete voluto il mini-gimbal? Ok, adesso però vi dovete comprare gli accessori…

La versione combo prevista come per tanti droni di DJI comprende una serie di piccoli accessori che possono fare comodo. Il prezzo è abbastanza conveniente (rispetto al prezzo della versione “liscia”).
Comprende:
– treppiede
– prolunga del manico con batteria incorporata
– custodia
– microfono (la parte “TX”) DJI Mic, con copertura antivento
– filtro black mist, che dovrebbe ridurre le imperfezioni della pelle (una specie di calza, praticamente. Mah…)

Tra gli altri accessori disponibili ci sono i filtri ND (quelli originali sono questi, con pezzature 16/64/256) e un altro aggiuntivo ottico che serve a rendere l’obiettivo più grandangolare, ma che a nostro avviso non serve.

Nella versione Combo Creator del DJI Osmo Pocket 3 sono inclusi una serie di accessori, come il microfono, un piccolo treppiedi, una batteria aggiuntiva. Ne vale la pena? Il prezzo è piuttosto conveniente

Schede microSD per l’Osmo Pocket 3

Parliamo di semplici schede per video, ma ne riportiamo alcune con i link di acquisto per facilitarvi le cose. Sono le schede consigliate dalla stessa DJI:


SanDisk Extreme Pro 32GB V30 A1 UHS-I Speed Grade 3: Link
Kingston Canvas Go!Plus 64GB UHS-I Speed Grade 3
Kingston Canvas Go!Plus 128GB UHS-I Speed Grade 3: Link
Kingston Canvas React Plus 64GB UHS-II Speed Grade 3
Kingston Canvas React Plus 128GB UHS-II Speed Grade 3
Kingston Canvas React Plus 256GB UHS-II Speed Grade 3
Lexar Pro 256GB SDXC UHS-I V30 R160/W120 (1066x)
Lexar Pro 512GB SDXC UHS-I V30 R160/W120 (1066x): Link

Quanto costa il DJI Pocket 3; e li vale?

Sappiamo che siete già andati a sbirciare, quindi sapete che il prezzo del DJI Osmo Pocket 3 al lancio è di 549€ (lo trovate già qui su Amazon). Tanti? Pochi?
Tutto dipende da due cose: la prima è la qualità di immagine, che dobbiamo ancora valutare per bene. In rete si trovano già video realizzati con questo apparecchio, ma vogliamo valutarlo noi per primi in caso di decisione di acquisto. E poi c’è l’uso che ne fareste.

C’è da dire che un sistema di questo genere è abbastanza unico nel suo genere, e potrebbe risultare utile anche per chi con il video ci lavora. Intendiamoci bene: non può né deve sostituire un corredo video completo, ad esempio nel caso di chi lavori su eventi. Ma per esempio potrebbe essere interessante per chi costruisce contenuti multimediali di vario genere, deve mixare il suo lavoro su tante piattaforme e ha bisogno di riempitivi (i cari e vecchi fegatelli!) in movimento. La qualità di immagine comincia a essere interessante, almeno sulla carta e in situazioni non stressanti per il sensore, e potrebbe davvero avere senso.

Quindi vale la pena comprare il DJI Osmo Pocket 3? Per noi la risposta è un deciso sì.

Che ne dite? Pensateci su, poi ditecelo nei commenti. Nel frattempo, ecco il video di presentazione:

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