Un nuovo modo per fare slow motion con le AI

Se non avete capito niente del titolo non preoccupatevi: saremmo nella vostra stessa condizione se non ci avessimo studiato un po’ sopra. Il punto è che con l’uso di tecniche predittive affidate ai computer, Nvidia è riuscita a creare un software che permette di realizzare slow motion a partire da filmati non rallentati. Ma funziona?

Beh, ci sono i filmati di prova, quindi parliamo un po’ di questo concorrente di Twixtor e poi li vediamo.

Lo slow motion di NVidia

NVIDIA è un’azienda che gli appassionati di computer, e in particolare di gaming, conoscono bene: progetta e costruisce schede grafiche di ogni tipo, ed è facile che nel vostro computer ce ne sia una. Ma in realtà fa molto di più, e in particolare negli ultimi anni si è lanciata nello sviluppo di soluzioni dedicate specificamente al supporto di reti neurali, processi di intelligenza artificiale e compagnia bella.

In parole povere parliamo di quello che in inglese viene definito machine learning, ovvero l’apprendimento da parte di macchine (i computer) che per prove ed errori applicano proprie soluzioni possibili a problemi di vario genere, le comparano a risultati già noti e così migliorano la propria abilità di soluzione dei problemi in un certo campo.

È più o meno in questo modo (se vi interessa c’è un paper da leggersi) che i ricercatori di Nvidia sono riusciti a creare un sistema per ottenere slow motion che sono secondo loro migliori di quelli ottenuti con sistemi commerciali presenti sul mercato, da Twixtor in giù.

Hanno preso un computer equipaggiato con GPU toste specificamente disegnate per accelerare questo tipo di calcoli, gli hanno dato da “guardare” oltre 10000 filmati girati a 240 frame al secondo, e il computer ha “imparato” a interpolare – interpretare – i frame che mancano da filmati girati a framerate molto più normali, i classici 30 o 60fps.

Sì, ma funziona?

Beh, sembra che funzioni piuttosto bene, anche se ci andremmo con i piedi di piombo. Qui sotto potete vedere un video dimostrativo che prende diversi esempi di filmati girati a framerate normali e li rallenta.

In più ci sono dei video già girati in slow motion da quelli del canale YouTube The Slow Mo Guys, ulteriormente rallentati (ed è parecchio divertente).

È piuttosto impressionante vedere queste prove, perchè rispetto al rallentamento praticato usando un normale programma commerciale c’è molta meno scattosità e quasi non si riesce a percepire la discontinuità tra una sezione del movimento e l’altro.

Certo ci sono artefatti e se guardate con attenzione ve ne accorgerete anche voi, ma pensare di poter ottenere risultati del genere partendo da materiale a 30 o 60 fotogrammi al secondo è molto interessante.

Per concludere: dove posso comprarlo?

Ecco, qui arriva la brutta notizia: non pensiamo che questo software possa essere usato così facilmente, non con le potenze di calcolo domestiche che abbiamo a disposizione oggi. Tanto per darvi un’idea, le GPU (multiple) usate costano circa 8000€: non è una cifra impossibile, ma chiaramente per fare degli slow motion è forse un po’ troppo!

Si vocifera però che Nvidia voglia perfezionare questa tecnologia (dopotutto si tratta di un sistema di apprendimento, e quindi man mano che gli si fornisce materiale da analizzare dovrebbe raggiungere risultati sempre migliori) e che intenda fornire un servizio di elaborazione dei dati in-house: gli si spedisce il girato, si chiedono i parametri per lo slow motion e poi lo si riceve rallentato a casa. Attendiamo e vedremo!

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