OM-D E M-1x: Olympus ci delude (un po’)

Olympus ha appena annunciato la sua nuova ammiraglia, e ci aspettavamo qualcosa di più sul fronte della ripresa video, ma siamo rimasti parzialmente delusi. 
Da qualche tempo infatti in rete si leggevano tra i vari rumor grandi proclami in particolare sulle capacità video di questa nuova E M-1x, che avrebbero dovuto portare a confrontarla con le migliori macchine della categoria. Vi diciamo subito che le aspettative sono state disattese, e se questa pare essere sicuramente una buonissima macchina, non è quello che ci si aspetterebbe da una mirrorless m43 per video al massimo livello.

Il battery grip integrato rende la OM-D E-M1x piuttosto ingombrante

Una E-M1 Mark II, ma più grande

La E-M1x è una mirrorless sicuramente grande, più grande delle macchine a cui siamo abituati nella produzione Sony, Panasonic o Olympus. Il motivo per cui è così grande è che ha un battery grip integrato, e se la si mettesse accanto a una Canon della serie 1D (che allo stesso modo ha il battery grip integrato) ci si renderebbe conto che siamo praticamente tornati ai tempi delle grosse reflex.

Pare che il vantaggio delle dimensioni ridotte offerto dalle mirrorless, che devono fare a meno dello specchio e del pentaprisma, sia stato dimenticato dai produttori. Già lo avevamo notato su altri macchine del sistema micro 4/3, ma con questa Olympus siamo andati ben oltre.
La macchina pesa da sola quasi 1kg, tanto per darvi un’idea.

Certo, rimane sempre la compattezza del sistema di obiettivi m43, per chi è interessato a non portarsi troppo peso dietro, ma con questa macchina non si va tanto leggeri.

Per quel che riguarda la disposizione dei comandi, il corpo e le caratteristiche, potremmo dire come da titolo che ci troviamo di fronte a una versione potenziata della E-M1 Mark II. E non solo per il battery grip incorporato.

In particolare è notevole il fatto che su questa macchina non sia montato un solo processore, ma due processori di immagine TruePic VIII, cosa che permette di ottenere una migliore resa agli alti ISO e probabilmente consente di arrivare a una stabilizzazione che Olympus ha dichiarato in un guadagno di 7 stop. Il massimo visto finora è di 5.5 stop (secondo certificazioni internazionali) quindi niente male.

Ci sono ancora due slot per le schede di memoria SD, ma stavolta sono entrambi con tecnologia UHS-II, e rispetto alla M1 MkII ci troviamo di fronte a un maggiore ingrandimento del mirino, un WiFi più potente e una protezione dagli agenti atmosferici migliorata per sappia, acqua e ghiaccio. In più la presa USB diventa USB-C. ed è una bella notizia per la velocità di carica.

Per il resto però non ci sono enormi novità: il sistema di autofocus è lo stesso, con 121 punti di messa a fuoco (che probabilmente però beneficiano del doppio processore), e il sensore è sempre quello da 20 Mpx già presente sulla sorella più piccola.

Sul lato posteriore vediamo l’ottimo posizionamento dei comandi grazie all’ampliamento della superficie. Ci sono anche alcuni comandi doppi

 

La E M1x in video

Sotto questo punto di vista però arrivano le note davvero dolenti: ci sembra che Olympus abbia fatto troppo poco per accontentare chi fa video.

Partiamo dalle notizie buone:

  • la stabilizzazione ancora migliore dovrebbe essere un toccasana per chi fa video senza cavalletto
  • l’autofocus, dalle prime prove, sembra sia migliorato. E questo si ripercuoterà anche nell’ambito video
  • c’è finalmente la possibilità di registrare in Log con ISo400 di base
  • ci sono miglioramenti sostanziali anche nella preamplificazione

Ora però ecco il vero grosso problema presentato da questa macchina, e lo diciamo con molta tristezza: mancano i 10 bit. Non si può registrare a 10 bit né internamente né attaccandola a un recorder esterno, non ce n’è proprio la possibilità.

Che una mirrorless come la E-Mx1, con un prezzo molto importante, abbia questa carenza, è piuttosto grave, considerato che Panasonic con la GH5 ci è arrivata già da un po’ e che il sensore montato su quest’ultima ha le stesse caratteristiche e limitazioni di quello della ammiraglia Olympus. Insomma: non siamo nel caso di Sony che ha difficoltà con i 10 bit su Full Frame…

E poi, altra carenza: non si può registrare in 4K a 60fps. Anche qui il discorso è lo stesso: se vuoi avere una macchina per video completa con sensore m43 vai a guardare alle alternative, che sono già presenti sul mercato e costano pure meno.


 

Dalle prime prove che abbiamo potuto vedere, il file prodotto dalla Olympus E-Mx1 è bello, la macchina sembra ben pensata (anche se è davvero grande) e sicuramente per alcuni le caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici e alla polvere potranno essere molto importanti. Ma ci pare che Olympus non abbia fatto abbastanza, e chi ha paura di trovarsi in futuro in difficoltà con il sistema m43 (ne abbiamo parlato qui) non sarà sollevato.

 

 

Un nuovo teleobiettivo

C’è da dire però che forse questa macchina non è stata pensata proprio per i videomaker, e la nuova uscita in campo di obiettivi di Olympus ce ne dà un indizio: il 150-400mm f/4.5 di cui è stato annunciato lo sviluppo è un obiettivo pesante, da fotografia naturalistica o sportiva.

Dovrebbe avere un teleconvertitore integrato che lo farà diventare un 300-800mm, e uscirà questa estate.

olympus-150-400mm

 

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