RodeCaster Video, il primo mixer audio-video di Røde

In un momento storico in cui la creazione di contenuti sta muovendosi sempre più dalle grandi produzioni alle modalità tipiche degli one-men-show, nascono aziende in grado di offrire servizi molto snelli, e altre più stabilite mettono in campo le loro capacità tecniche per entrare in nuovi mercati.

È il caso di Røde che entra nel mondo del broadcasting (o diremmo meglio streaming!) con un prodotto agile e facile, che dovrebbe fare al caso di molti podcaster e di produttori di contenuti che fanno tutto da soli. Parliamo del RodeCaster Video, presentato alcuni giorni fa e che vuole fare da stazione tutto-in-uno per chi si occupa di video in modo professionale, ma vuole avere le mani libere.

Una regia audio e video in pochi centimetri quadrati

L’idea del RodeCast Video è sintetizzabile così, come da titolo: in un apparecchio largo 30cm e profondo 13 o poco più, ci stanno 6 input per il video, una serie di input per l’audio (dal wireless all’USB al 1/4 di pollice…) e poi la possibilità di mixare il suono – certo, parliamo di cose base – e di configurare degli scenari di utilizzo che rendano le cose più facili nell’uso quotidiano.

Cominciamo dalla fine, o meglio dal retro di questo oggetto piccolo ma capace. Guardando da sinistra verso destra vediamo il sistema di alimentazione via USB-C, una classica alimentazione a 65W. Poi c’è un ingresso per cavo ethernet, perchè questo apparecchietto è in grado di comunicare anche in questo modo.
Andando avanti ecco ancora due USB-C per la connessione di microfoni (qui c’è un punto dolente: la compatibilità è permessa solo con dispositivi Røde, e non ci piace molto…) e tre USB-C dedicate alla comunicazione con il computer.

Poi è la volta degli ingressi HDMI (sono quattro, 1.4b e qui si poteva fare di più) e dei due output sempre HDMI, per la verifica del segnale in uscita, e poi proprio per fare uscire il segnale. Ancora a destra troviamo due uscite per le cuffie monitor e due uscite audio L/R da 1/4. E infine due ingressi XLR per microfoni.

Insomma, c’è da essere abbastanza contenti anche se sotto certi punti di vista – e ne parleremo brevemente sotto – Rode non ha fatto proprio il massimo e alcune scelte sembrano un po’ miopi.

La plancia di comando del RodeCaster Video invece ci sembra completa, forse pure troppo per il pubblico a cui si rivolge. Abbiamo pulsanti che permettono di effettuare cambi di “scenario” (in sostanza dei layout predefiniti o configurabili autonomamente che fanno uso di effetti, sfondi e delle riprese di più telecamere; mettiamo un video qui sotto che spiega come funzionano) e altri che permettono di giostrare le inquadrature tra le possibili telecamere.

Poi una serie di pulsanti permettono di attivare funzioni specifiche, come la comparsa di scritte in sovrimpressione, chroma-key o layout complessi.

Il piccolo schermo touch, azionabile anche con la rotella superiore, funziona come piccolo centro di controllo che permette anche di ispezionare in diretta le scene, le camere e le varie funzioni prima di metterle online, usando il pulsante di ispezione con il logo dell’occhio. E poi c’è un pulsante per la transizione automatica da una camera a un’altra.

Lasciar fare al RodeCaster Video

Una delle funzioni più interessanti del RodeCaster Video è quella di auto-switch, ovvero della possibilità di lasciare all’apparecchio il compito di diventare regista. Immaginate di essere i gestori di un podcast video, in cui voi parlate con un ospite. Ovviamente non potete mettervi a fare la regia, no? E avete appena cominciato, non potete nemmeno pagare qualcuno per il progetto…
Ecco, l’idea è che con l’auto-switch potete configurare una serie di parametri, dai microfoni collegati alla singola camera, ai livelli che azionano un automatismo, al tipo di transizioni, alla durata dell’audio… per far sì che a un cambiamento in quello che i microfoni recepiscono corrisponda un cambiamento nell’inquadratura. È un sistema da testare con attenzione, ma può avere parecchio senso per produzioni casalinghe in cui si deve fare tutto da soli e non si vuole avere in scena un apparecchio ingombrante e che attira l’attenzione.

Registrazione, streaming e tutto il resto…

Tra le altre capacità del RodeCaster Video c’è quella di registrare la trasmissione (su una ssd collegata, ma c’è anche la possibilità di montare una microSD) e di lavorare con varie piattaforme di streaming: da Twitch, a YouTube, all’ex Twitter, c’è un po’ di tutto, e non c’è bisogno di appoggiarsi a programmi esterni come OSB ma fa tutto il software di Røde, che sembra essersi impegnata con attenzione.

Cosa non va nel RodeCaster video?

Ehi, non è tutto rose e fiori, però, e chissà che in Røde non abbiano deciso che questo è l’antipasto in attesa di proporre un prodotto più costoso per l’ambito professionale… Scelta discutibile, ma tant’è.

In linea di massima il RodeCaster Video mette assieme le caratteristiche del RodeCaster Pro II con quelle di una regia video, e lo fa scegliendo la semplicità delle funzioni (abbiamo una console molto più semplice di quella del RodeCaster Pro II, e ci si affida di più ad automatismi e a una gestione software: cosa che per certi versi è comoda, ma l’analogico a volte vince ancora) e sacrificando qualcosa.

In particolare, a guardare le specifiche tecniche, ci lascia un po’ perplessi il fatto che il segnale video sia al massimo a 1080p. Ok, per la maggior parte degli streamer tutto questo è più che sufficiente, ma in un mondo ormai 4K ci aspettavamo che questo tipo di risoluzione fosse garantita.

E poi… la caduta sulla buccia di banana! Se si vogliono usare microfoni che usano lo standard USB-C, bisogna per forza andare con Røde. Avete un Sennheiser che va alla grande? No, non potete usarlo. Ok, Røde lavora bene con i suoi prodotti, e non ci si può lamentare. Ma questo non invoglia certo a comprare il RodeCaster Video chi ha già una sua serie di microfoni…

Per il resto questo apparecchio ci sembra davvero molto interessante, pur con le limitazioni di cui sopra. E sappiamo già che troverà un suo pubblico nel mondo dello streaming (forse per le regie più avanzate ci vuole un segnale più “grosso”) e per chi fa intrattenimento video/audio. Proprio nella direzione che dicevamo all’inizio di questo articolo.


Il RodeCaster Video è in uscita in queste settimane, può essere preordinato su alcuni store online e vi avviseremo quando sarà disponibile per l’acquisto anche sulle normali piattaforme.

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