L’azienda giapponese ha finalmente annunciato data di uscita e prezzo della Sigma FP, prima fotocamera mirrorless full frame della sua gamma, con caratteristiche interessanti per il video.
Cogliamo l’occasione dell’uscita di queste informazioni per parlarne in attesa di vedere se davvero potrà fare al caso nostro, perché alla fine quello che conta sono i risultati che sarà in grado di produrre.
Sigma FP: prezzo e data di uscita
Se siete qui solo per sapere il prezzo della Sigma FP e quando uscirà, vi facciamo un piacere e ve lo diciamo subito. La Sigma FP costerà 1899$ negli Stati Uniti e sarà disponibile dal 25 ottobre (c’è già la possibilità di preordinarla). Anche cvp la ha disponibile in preordine, il prezzo è in linea: qui le info.
Il prezzo della Sigma FP (a proposito: l’acronimo sta per fortissimo pianissimo, come da tradizionale amore dei giapponesi per la musica classica) è giusto? Ancora difficile dirlo, considerato che di fatto la macchina non è uscita allo scoperto e non abbiamo esempi della sua bontà, se non qualche video rilasciato dalla stessa Sigma. C’è da dire però che macchine di livello simile hanno un prezzo simile – prendiamo ad esempio la Pocket Cinema Camera 6K – e che questa piccola strana mirrorless sembra rivolta a un pubblico professionale.
Altra cosa da dire, però, è che i soldi del prezzo della Sigma FP sono solo una parte di quelli che dovreste poter pagare per usarla al meglio: essendo questa una camera modulare che ci pare pensata soprattutto per il mondo video, sarà usata in accoppiata con cage, stativi, monitor esterni… Quindi i 1700€ o giù di lì dello street price saranno solo l’inizio.
Detto questo, andiamo a vedere meglio alcune delle caratteristiche tecniche della Sigma FP.
Sigma FP: i fatti importanti
Non ha ancora senso fare un riepilogo a tuttotondo delle caratteristiche della Sigma FP, per cui ci concentreremo solo su alcuni dei fatti più importanti riguardanti questa macchina, in attesa di poterla analizzare meglio. Eccoli, per punti.
Sensore e risoluzione
La Sigma FP ha un sensore 35mm a schema Bayer con risoluzione di 24,6MP: una soluzione simile a quella applicata su macchine come la Sony a7 III o la Panasonic S1. Come quest’ultima la FP non ha il filtro passa basso (filtro low pass) e questo dovrebbe significare maggiore nitidezza, forse a discapito di qualche problema di moire nelle immagine che stimolano questo effetto ottico. Il sensore è retroilluminato.
In giro per la rete ci si aspettava un sensore Foveon, una tecnologia che prevede la presenza di tre livelli di pixel impilati, che funziona molto bene nella fotografia di paesaggio e che Sigma usa su molte sue macchine. I vertici dell’azienda hanno però spiegato che la potenza di calcolo necessaria per impiegare un sensore del genere sarebbe stata troppo grande.
Potrà far piacere ai fotografi il fatto che il range di ISO passa da 100 a 25600, ma è esteso fino a 6 e 102400. Esatto, 6, e avere un valore ISO così basso (anche se non sappiamo questo cosa comporti in termini di perdita di gamma dinamica) sarebbe una manna in ambito video: in sostanza vorrebbe dire non aver bisogno di filtri ND per bloccare parte della luce in giornate assolate, e consentirebbe di gestire quasi liberamente le aperture dei diaframmi anche in condizioni di illuminazione molto forte.
Modalità di ripresa video, bitrate e altro
Ecco che qui Sigma vuole stupire con fuochi d’artificio vari. La notizia di copertina: la Sigma FP riprende video in RAW. Non sappiamo la qualità del file, ma già detta così è una cosa grossa, perché finora non esistono camere a questo livello che offrano un file del genere.
Per il resto guardate questa tabella che abbiamo preso da qui:
Gli aspetti salienti sono la possibilità di registrare internamente in Full HD a 12bit fino a 60fps (incredibile, onestamente) e in 4K a 12 bit su SSD. Le possibilità di slow motion arriveranno fino a 120fps in Full HD a 8 bit sempre su SSD con l’uscita di un firmware di aggiornamento.
E avete notato cosa c’è in testa alla tabella? Ecco il fuoco d’artificio di cui parlavamo sopra: il Cinema DNG è il formato sviluppato da Adobe e corrisponde precisamente a un formato RAW. I nostri lettori più esperti sapranno certamente meglio di noi di cosa parliamo, per gli altri che magari si avvicinano al video dalla fotografia, possiamo dire che il Cinema DNG permette amplissimi margini di modifica alle immagini in termini di recupero delle luci e delle ombre, color correction più libera, in generale maggiore lavorabilità dei file.
Non ci addentriamo nella diatriba con i sostenitori del BRAW di Blackmagic, ma diciamo solo che questa macchina è sorprendente soprattutto per questo motivo.
Per chi vuole qualcosa di più semplice, c’è anche il classico MOV con codec h.264.
Dimensioni ridotte, forma squadrata
Tra le mirrorless full frame la Sigma FP è quella più compatta e allo stesso tempo tra le più leggere. Parliamo di 112.6×69.9×45.3mm, per un peso di circa 370 grammi senza batteria.
Questo significa probabilmente che la FP sarà una macchina usata per produzioni con drone di alto livello e che potrà essere posizionata in spazi angusti. Se il sensore manterrà le promesse questa potrebbe essere davvero una bella macchina per il cinema indipendente.
Alle dimensioni ridotte si associa una forma squadrata che richiama le camere modulari di livello superiore e il concetto potrebbe essere simile a quello delle varie RED, detta semplicemente. Si tratta di camere che fanno praticamente solo da contenitore per il sensore e vengono equipaggiate con molta attrezzatura esterna per renderle operative.
La stessa presenza di due fori da 1/4 di pollice sui due lati della camera, oltre a quello classico presente sulla parte inferiore per il treppiede, fa pensare che Sigma abbia immaginato che la macchina possa in qualche modo essere equipaggiata con supporti esterni e attacchi vari. I due fori nell’immagine qui a sinistra sono chiusi dalle fibbie per il montaggio della tracolla, come su una qualsiasi macchina fotografica.
A parte l’ergonomia che non pare proprio delle migliori data anche la mancanza di un grip laterale, se guardiamo le dimensioni degli obiettivi attacco L (quelli nativi per questa camera) disponibili sul mercato, si capisce facilmente che ci potrebbero essere problemi di sbilanciamento con quelli più grandi.
La Sigma FP è una macchina che può funzionare anche così com’è, senza montarle grandi accessori di fianco e sopra. Ma se siete abituati agli schermi apribili lateralmente potreste rimanere delusi: la nuova mirrorless di Sigma ha uno schermo fissato ben saldamente al posteriore del corpo, e non si può ruotare né inclinare. La stessa cosa che accade con le Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K e 6K. Lo schermo è touch, con una diagonale di 3.15 pollici e una risoluzione di 2,1 milioni di punti.
Altro aspetto che potrebbe far storcere il naso: manca un qualsiasi tipo di mirino. Tra gli accessori c’è però un mirino LCD da comprare a parte.
L’autofocus, possibile tallone d’Achille?
Uno degli aspetti della Sigma FP su cui siamo più curiosi è quello riguardante la prontezza del suo modulo AF: la camera è in grado di fare il tracking sul viso e sugli occhi, come le ultime uscite migliori del settore, ma non sappiamo quanto sarà efficace dato che usa un sistema di autofocus a contrasto.
Panasonic ultimamente con la sua S1 ha portato questa tecnologia a livelli molto alti, ma a vincere sono ancora Sony e Canon con i loro sistemi a rilevamento di fase. Chissà che Sigma, partner di Panasonic nel consorzio per l’attacco L, non abbia avuto qualche trucchetto dai colleghi della casa amica.
Il problema in ogni caso si presenterebbe soprattutto in modalità video, perché a parte nelle applicazioni più specialistiche, in ambito fotografico il contrasto di fase funziona discretamente bene.
Lenti e compatibilità
Un altro aspetto interessante è quello delle lenti che si possono montare su questa camera: nativamente gli obiettivi utilizzabili sono quelli del consorzio L, cioè quelli prodotti da Panasonic, Leica e Sigma stessa per i corpi con baionetta L (ad esempio Leica SL e Panasonic S1). Ma sono già stati annunciati adattatori per ottiche Canon EF e per le ottiche con attacco Positive Lock (PL) sviluppato da Arri. Andate qui per vedervi la gamma di obiettivi da cui si può pescare (e non sono inclusi i Canon!)
Una piccola cosa: il dissipatore
C’è una piccola cosa che fa subito pensare a una cinema camera: il sistema di dissipazione passivo. Guardatevi questo video:
In pratica una struttura interna in magnesio posta tra il sensore e lo schermo dovrebbe dissipare il calore prodotto dalla componentistica veicolandolo all’esterno tramite le griglie poste superiormente e sul lato destro. Se funziona è molto interessante, e potrebbe essere una soluzione copiata anche da altri.
Che ne pensate di questa Sigma FP?
Noi per ora ne pensiamo molto bene. Non abbiamo avuto modo di dire di più su questa camera, che ci piacerebbe davvero tanto provare prima di dare un’opinione definitiva.
Sembra una macchina molto orientata al video, una piccola strana mirrorless che vorrebbe essere grande e che forse lo sarà. Speriamo come sempre si riveli una bella macchina, e in ogni caso facciamo un bravo a Sigma per il coraggio mostrato nel proporre un prodotto così particolare e interessante.